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secondo secolo dell’invenzione dell’arte tipografica, gli
altri più moderni sono opere di scienza sacra e profana
e di varia letteratura.
Nella nave di mezzo sono collocati due grandi banchi
di noce coperti da sportelli con cristalli, lunghi m. 16.50.
larghi m. 1.90 ciascuno, che sul disegno del già ram-
mentato cav. Gaetano Bianchi furono lavorati nel 1868
dallo stipettaio Vincenzio Morelli: come lo fu l’altro pic¬
colo della sala contigua; lungo m. 6.08, largo m. 1. 76.
Questi tre banchi racchiudono n° 82 libri corali scritti
su pergamena e miniati, che unitamente ad altri 292 di
minore importanza, furono raccolti dalle case religiose
della provincia fiorentina, soppresse con legge del 7 lu
glio 1866 e con altre posteriori dei quali, per mancanza
di documenti, non potrò dare che poche notizie sommarie
come appresso:
Dal Convento di S. Marco
Banco I. — Sezione che guarda le finestre.
1. FRA BENEDETTO DEL MUGELLO, dal n° 1 al n° 14.
Graduale segnato A, di fogli 264.
A fogli 1 lettera D. Gesù Cristo che chiama all’apo
stolato Pietro e Andrea. Nei margini sono fregi di ornat
I I codici manoscritti del convento di S. Maroo nel 1810 ven
nero distribuiti, nella maggior parte, quelli più antichi alla Lau
renziana, gli altri di tempi posteriori alla Magliabechiana (o
Nazionale); e alcuni forse alla Marucelliana. Per questo motiv
i pochi che restarono, e che sono tuttora in questa sala portan
nel dorso i numeri saltuari dell’ antica libreria.
2 Questi corali si trovano in uno degli scaffali della 2° sala.
8 Narra il P. Marchese nella vita di quest’artefice libro
cap. XII, pag. 191. « Che il P. Roberto Ubaldini serittore del
« cronaca del convento di S. Marco li novera partitamente
« sono quattordici volumi fra Graduali e Antifonari, tutti di s
« mano scritti e miniati; eccettuato l’ultimo volume del gradua
« festivo, e forse tre volumi del graduale della feria, che
« morte non ultimò; ma che furono, come egli scrive, minis
« da un religioso dell’ordine dei Miuori. Bo stesso Ubaldini pe
« favellando nuovamente di questi libri in altro luogo della ci
« naca stessa, non eccettua che l’ultimo volume del Gradua
« festivo. Per la qual cosa solo quest’ultimo può con certez
« attribuirsi al Minorita. Scrisse e miniò fra Benedetto due sa
« teri, alcuni messali, ecc......... »