Ner 2.
91
oi 9d
SALA DELL'ILIADE.
s. ja 9 slib ollo
mOs
a on
PITTURA DI LUIGI SABATELLI.
0120
elde
Nello sfondo, che é di forma circolare, si vede Giove
nell’Olimpo in atto di comandare agli Dei adunati intorno
al suo trono, di non prendere parte alle differenze tra’Greci
e Trojani. Al di sopra delle nubi vedesi l’Aurora prece-
duta dalla Rugiada, con a tergo un Genio recante una fiac¬
cola, ed é il messaggero di Febo. Quella figura più ap-
presso al trono, in sedia aurea, é Giunone, in aria
sdegnosa per gli ordini che Giove dà in quel momento.
Iride le sta a lato pronta ai suoi cenni. Sempre osser¬
vando alla sinistra di Giove, si trova Plutone seduto
presso Proserpina; in seguito Apollo, poi Diana finalmente
Vesta. Al di sotto di questo gruppo si vede Esculapio,
Ercole ed Ebe. Rimontando alla diritta di Giove, sono
Ganimede, Minerva e Mercurio; sotto a Mercurio è Vul-
cano con Venere, la quale si volge a Marte. Cupido è
tra le braccia della madre, e dietro sono le tre Grazie
con Bacco e Morfeo. Il fiume rappresenta lo Zante, Pane
la Natura; di faccia a questi evvi Cerere : e la Terra che
tiene un fanciullo europeo e un etiope. Fra la Terra ed
Ercole vi é l’Oceano; più in alto Teti, che spera nella for¬
tuna d’Achille. Il Fato sta al disotto del trono di Giove
e tiene nelle sue mani l’urna dei destini; sono le Parche
quelle che lo circondano.
Ottó lunette sono attorno la sala sotto gli archi della
volta. Cominciando dalla prima, la quale é in faccia alla
porta per cui si accede alla sala , vedesi Giunone che si
abbiglia, ajutata da Ninfe e Genj, e da Iride che le pone
la corona. La lunetta che segue a diritta rappresenta
Giunone e Venere, che slaccia il suo cinto , con Cupido
in mezzo ad esse , e Geni e Grazie. Segue poi Giunone
che sveglia Morfeo, e a misura che si risveglia, le im¬