GALLERIA PITTI.
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cento famosi espositori. E per verità: volerne tutte
esprimere le bellezze intellettuali e artistiche, non
basterebbe un volume. Non vuolsi da noi che un
annuncio: e altro non consente un breve articolo che
altre più che sessanta tavole raccoglie. Diremo solo
che se pure il basso mortale può avere alcun tenue,
lontano concetto delle cose del cielo, o l’avrà con¬
templando questa visione, o disperi di più trovarla.
All’anima candida, amorosa, ispirata, sublime del San¬
zio schiudevansi i cieli a sua posta, e di là rapía
quelle vergini bellissime, beatissime, quegli angeli,
creature ineffabili, quei bambini tutti grazia, amore
splendore : e di là trasse l’Eterno Padre Creatore del-
l’universo, subbietto principale di questo quadro. Tutto
quivi è solennità, maestà, grandezza: in piccole forme
Raffaello i grandi colossi del Buonarroto eguagliò.
Scuola fiorentina, ritratto di Giambologna, inciso
con bella soavità dal Trasmondi. Giovanni Masselli
allegò buone conghietture appoggiate da prove molto
valutabili che in questo ritratto sia rappresentato il
celebre Giambologna autore del famoso gruppo il
Ratto delle Sabine: anche lo crede forse opera del
Passignano, certo è che non vi manca buon colore,
e molto ben fuso e assai naturalezza nell’espressione
e nella movenza: oltre il carattere della testa che an¬
nuncia un uomo d’ingegno e d’alti spiriti.
Swanefeld, Paese, inciso dal Parboni. Due sole
masse, ma imponenti, poche linee, ma franche e
grandiose formano questo paese, ove sono in oppo¬
sizione la natura fiorente nel suo vigore in alcune
querce bellissime da un lato, e l’arte devastata dalle
vicende de’secoli, in alcune rocche, e castella sor-
genti sovra un poggio e ridotte a ruina. Questa bella
antitesi cagiona mirabile effetto; se non che l’occhio
dello spettatore si rallegra, si riposa e spazia fra fre¬
schissime amenità nel mezzo del quadro, ove s’apre
un bello e lontano orizzonte, ove un fiume discorre,
ove alcuni pastori assai ben toccati vivificano la scena.