Full text: Inghirami, Francesco: Descrizione dell'Imp. e R. Palazzo Pitti di Firenze

nel veder che il bendato vibra il colpo in avanti 
mentre la pignatta gli è già dietro. Giov. Bati- 
sta Capezzuoli fece un tal gruppo in marmo. 
per ordine di P. Leopoldo (1), in accompagna¬ 
mento dell' altro molto più antico in pietra, che 
gli sta dirimpetto, ove si mostra l'altro giuoco 
villereccio detto il Saccomazzone (2), che con¬ 
siste nell'esser i due lottanti con gli occhi ben¬ 
dati, e nel dovere entrambi tenere una mano 
in una pietra, come centro, attorno a cui si fa 
il giuoco. Uno di essi invita l'altro a fare il verso 
d'un uccello, che suol esser quello dell'Assiuo¬ 
lo, e intanto sentendo d'onde vien la voce, cerca 
di percuotere il cantante con un fazzoletto an¬ 
nodato, mentre l'altro si sottrae come può, sdra¬ 
iandosi per terra in atteggiamenti che fan ride¬ 
re la brigata. Il percuotitore resta soccombente 
nel solo caso di dare il colpo in falso, ed allora 
cede all'altro il fazzoletto annodato. Altre volte 
diceasi Saccomazzone un tal giuoco, perchè in 
luogo di un fazzoletto si usava battere con pic¬ 
col sacco affastellato e annodato. Orazio Mo¬ 
chi ne fece il modello, e ne principiò la scul¬ 
tura, ma disanimato ne cedè il termine a Ro¬ 
molo del Tadda (3). Fra i due gruppi descritti, 
si vede nel mezzo dello stradone tracciata sul 
terreno una grande stella fatta a mosaico, con 
picciole ed unite pietruzze silicee di vari co¬ 
lori. Dal centro di essa scaturisce una gran son¬ 
Ton 
et.
	        
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