o, al quale fasimetria dasinistrala staua d'un
Augusto (1). Tornando a destra si vede una
moderna statua di Andromeda, ed a sinistra un
Romano togato, di antica e buona scultura (2).
Lo stradone che ivi traversa, termina alle mura
castellane con un gran busto colossale, forse
di un Giove, che dicesi de'primi lavori di Giov.
Bologna (3). Camminando avanti nel viale di
mezzo, s incontra altra coppia di statue, una
delle quali a destra comunemente chiamata
l'Augure (4), perchè nel tronco porta un vola¬
tile (5), è un nudo che sembrami venir dalla
scuola del Bandinelli. L'altra è antica, bene as¬
sai restaurata, e rappresenta un Mercurio che
tiene in braccio Bacco Bambino (6) per conse¬
guarlo alle ladi. Altre due statue son situate ove
ha termine il gran filare di cipressi di questo
viale. A diritta è un antico Esculapio, che pe' re-
stauri molto è moderno(7). A sinistra un grup¬
po di due virili figure ove ravvisasi la Verità
che predomina l'Inganno, scultura di Vincenzo
Danti, acquistata nel 1775 dal Gran-Duca Pie¬
tro Leopoldo (8), che la fece qui collocare
Il viale che incrocia con quel che si scorre,
avendo termine da sinistra alle mura, presenta
dai. L.. XIV.
Soldini. l. cit.; p.
Cambiagi, l. cit., p. 46.
Soldini, Tav. XV.
6) Ivi.
Tav. XXVII.
nist. nello scrittoio delle R.
Filus VIII.
Soldini, p. 45. Tav.