Full text: Inghirami, Francesco: Descrizione dell'Imp. e R. Palazzo Pitti di Firenze

tarono un tempo alla Villa Medici in Roma 
d'onde nel 1785 trasferiti in Firenze, furon poi 
collocati nel 1810 in questo Giardino, per le 
cure dell'Egregio Sig. Cav. Baldelli allora Con¬ 
servatore delle Regie Fabbriche. La scultura 
e il soggetto par che sian de'tempi di Commo¬ 
do (1). Le due Vittorie con gli Schiavi spiegansi 
pei due trionfi sugli Orientali e sugli Alemanni 
riportate dall' Imperatore. I Dioscuri alludono 
alla vantata di lui robustezza (2). Il Campo aper¬ 
to, che è dirimpetto a Bacchino, su pochi anni 
addietro destinato da M. Luisa allora Regina 
Reggente d'Etruria ad uso di Cavallerizza per 
la Real Corte. Ne occupa il termine un gran 
magazzino nascosto fra lecci ed allori, ove son 
depositate molte statue parte intière per collo¬ 
carsi, parte mutilate per restaurarsi. A' tempi 
della Corte Medicea vi era il giuoco del Pallone, 
sussistito anche sotto il regime di P. Leopoldo. 
La fonte del cosi detto Bacchino è a contatto 
coll' esterior muraglia del corridore, che per 
lo spazio di circa mezzo miglio, conduce al 
coperto da Palazzo Piui, a Palazzo Vecchio. 
Fa squadra al descritto fabbricato una Grotta 
artificiale, che guarda l'ingresso del Giardino, 
nel cui prospetto architettato da Giorgio Vasa¬ 
ri (3), oltre due colonne sulle quali posa un 
cornicione sormontato da un grand arco aperto, 
vedonsi in due nicchie due figure in marmo, 
one di due Bauirilievri di Bobali. p. 66. 
3 la 
aui, Tom. VIII. pag. 109.
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer