16
SALA DI VENERE
VECELLIO (Tiziano); nato al Borgo di Pieve (capo
luogo della antica provincia di Cadore nel 1477:
morto di pestilenza li 27 Agosto 1576 (Scuola Ve¬
neziana).
17. Sposalizio di Santa Caterina.
A. m. 0,92. — L. 1,29. — Tela. Fig. int.
Sta la Santa donzella in contemplazione e ab¬
braccia Gesù che è disteso in grembo alla Madre.
Posando egli una mano sulle spalle della Santa
guardando la Madre le porge un frutto. La Vergine
sostiene il Pargoletto e stende la destra a cogliere
un azzurro fiorellino. Il piccolo Precursore genu¬
flesso stringe al seno la croce, ed ha l’agnello ai
piedi. Nel fondo vedesi un paese ove sono alcuni
pastori e animali.
VECELLIO (Tiziano).
18. Ritratto di Donna detta la Bella di Tiziano.
A. m. 1,00. — L. 0,76. — Tela. Mez. fig.
Veduta quasi di faccia col seno scoperto, dal
quale pende una catena d’oro, i suoi capelli d’un
biondo caldissimo sono bene accomodati sulla sua
fronte. Tiene in mano una catena d’oro.
Secondo alcuni è un ritratto d’una duchessa d’Urbino,
secondo altri della figlia del Palma Vecchio).
RIBERA (il cav. Josef), detto Lo SPAGNOLETTO; pit-
tore e incisore ; nato il 12 Gennaio 1588 a Jativa
(ora San Felipe) presso Valenza ; morto a Napoli
nel 1656 (Scuola Spagnuola).
19. San Bartolommeo.
A. m. 1,45. — L. 2,11. — Tela. Fig. int.
Nudato il Santo, giace quasi supino, avvinto
colle braccia ad un tronco d’albero mentre il carnefice
stringegli la sinistra gamba con una fune. Intanto
con feroce sorriso un manigoldo situato a sinistra,
sta affilando un coltello. Vi sono indietro guardie