SALA DI MARTE
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al seno in atto di porgerlo al Figlio. San Giuseppe
é pure seduto presso d’un albero, ricevendo da alcu-
ni putti, che vi sono sopra, qualche frutto. Alla de¬
stra una figura che sembra essere Santa Caterina
apre una paniera. Sono sul davanti una tovaglia
stesa in terra, un piatto ed una fiasca. Nel fondo é
una veduta di paese ove sono piccole figure che
lavorano il terreno, ed all’orizzonte il mare.
CARDI (Lodovico), detto IL CIGOLI.
90. Ecce Homo.
A. m. 1, 75. — L. 1, 33. — Tela. Mez. fig.
Nel mezzo del quadro é l’immagine del Reden
tore. Ha in capo la corona di spine; il suo corpo é ri
coperto di lividure e con le mani incatenate tiene una
canna. Il panno rosso che gli scende dalle spalle , ri¬
copre metà del corpo. Sta a destra Pilato vestito alla
orientale e con una mano accenna Gesù. L’altro in
camicia é un manigoldo che colle mani regge i lembi
del manto del Salvatore. Sono nell’ombra tre sol-
dati armati di ferro che portano le insegne romane.
Sul balaustro evvi un mazzo di funi.
Scrive il Baldinucci : « Sappiamo che aveva il Cigoli
« fatto quest’opera per Monsignor de’ Massimi, il quale
« desiderando di avere una simile sacra istoria di mano
« di uno de’ maggiori uomini del suo tempo, diedene la
« commissione a tre pittori, senza che l’uno nulla sapesse
« dell’altro, e tali furono il Passignano, il Cigoli e il Ca¬
« ravaggio ; ma essendo tutti i lor quadri rimasti finiti
« riusci di si eminente perfezione quello del Cigoli , che
« il prelato diede via i due, e questo solo a sua devozione
« si riservò. Seguita poi la sua morte fu il quadro venduto
« a Giovan Battista Severi, celebre musico del serenissimo
« principe Don Lorenzo di Toscana ; e condotto ą Firenze
« da questo, passò nella serenissima Casa » (Medicea)).