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SALA D'APOLLO
« quello con istrana ansia attende che gli promette gran
« cose ; onde non è meraviglia se dopo l’avermi intertenuto
« sei mesi con la speranza, tirato dalla prodigalità di papa
« Paolo, essere andato a Roma senza altrimenti farmi
« il 4) ritratto dello immortalissimo padre vostro. La cui
« effige placida e tremenda vi manderò io et tosto, et
« forse conforme a la vera, come di mano del prefato pit¬
« tore uscisse : intanto eccovi lo stesso exempio de la me¬
« desima sembianza mia dal di lui proprio pennello im¬
pressa. Certo ella respira, batte i polsi e move lo spirito
« nel modo ch’io mi faccio in la vita, et si più fossero
stati gli scudi che gliene ho dati in vero, e drappi sa¬
« riano lucidi, morbidi e rigidi, come il da senno raso,
« velluto e broccato ; de la catena non parlo però che ella
« sola è dipinta ; che sic transit gloria mundi (Direzione,
« Al Granduca di Firenze »)).
BAROCCIO (Federigo) o FIORI D’URBINO, pittore e incisore
nato a Urbino nel 1528 ; morto li 30 Settembre 1612
(Scuola Romana).
Ritratto infantile del principe di Urbino
55.
Federigo.
A. m. 0, 57. — L. 0, 75. — Tela. Fig. int.
Giace in una culla, ravvolto in ricche fasce;
una ricamata stoffa gli serve di coperta. E scritto
sulla tela: « FEDERiGO PRINCIPE D’URBINO, QUANDO
NACQUE 1605 ».
[Questo fanciullo , figlio di Francesco Maria II, con¬
dusse giovanissimo in moglie Claudia figliuola di Ferdinan¬
do I de’Medici, e fu poi padre della principessa Vittoria
della Rovere , moglie di Ferdinando II de’Medici).
Tiziano appena tornato a Venezia, esegui il ritratto di
Giovanni delle Bande Nere, padre di Cosimo I, ed è quello che
vedesi nella R. Galleria degli Uffizi.