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renne Vittoria della Rovere, quale spedizione ebbe
luogo il 6 ottobre 1631, ed ivi è detto « Nota del-
l’argenterie et ori incassati per mandarli a Fio¬
renza d’ ordine di quell’ Alt.e Ser.me » Le casse da
1 a 38 contengono argenterie, dopo vi è l’indica-
zione Guardarobba grande, ma continua la stessa
numerazione progressiva delle casse fino al N. 268,
ed a quella segnata di N. 85 è detto « Disegno del
ritratto di Giulio II in carta. N. 1 (e 6 quadri del
Bassano) » In ultimo alla filza Numero 657, D
(carte della G. D. Vittoria della Rovere) Inventario
generale della Guardaroba della Ser. Granduchessa
di Toscana, 1’ Aprile 1663 a carte 67, N. 267, si
legge « Un quadro in tela entrovi un disegno d’un
Pontefice alto b. 2 e largo B. 1 1/2 senz’ adorna-
mento » e nella pagina di contro è scritto « 1666
Hav. a di 15 Giugno per il di contro quadro di
comand. di S. A S. man. con altri al Poggio Im¬
periale, et in sua presenza conseg. al Sig. Lorenzo
del Nobolo, quadernuccio D a c. 29. »
Dimodochè riassumendo il già detto ne viene a
resultare, che ai primi del Secolo XVII il cartone
stesso trovavasi in Urbino nella Guardaroba dei Du-
chi: nel 1631 fu portato a Firenze presso Vittoria
unica erede della famiglia della Rovere: nel 1666
la stessa Vittoria, allora Granduchessa di Toscana,
lo inviò alla sua villa del Poggio Imperiale poco
distante da Firenze. Disgraziatamente per altro
in quest’ epoca terminano le memorie che al car-
tone stesso si riferiscono, e per conseguenza del
come esso possa esser pervenuto nella famiglia
Corsini, in mancanza delle quali memorie si può
supporre che esso fosse donato dalla Granduchessa
Vittoria al Marchese Bartolommeo di Filippo Cor-