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SALA TERZA
vato in Parigi chi comprendesse il suo pensiero, gli fu proposto Eligio
di Limoges, al quale venne tale opera affidata, e dal tesoriere conse-
gnata quella quantità d’oro e d’argento che credeasi poter bisognare.
Eligio mediante la sua abilità formò con quel metallo due bellissime
sedie. Mostronne dapprima una sola al Re, che rimasto soddisfattissimo,
ordinò che si ricompensasse Eligio convenientemente. Allora il Santo
fece vedere la seconda sedia facendo conoscere di aver duplicato la
commissione col metallo statogli consegnato per una sola. Ciò stupi
il Re, che ammirò la maestria e la lealtà del Santo.
VIGNALIIACOPO pittore, nato a Pratovecchio (Toscana)
nel 1594, morto nel 1664.
218. L’ Apparizione di Gesù Cristo a Santa Caterina.
A. m. 2,75. — L. m. 1,95. — Tela. Fig. int.
A sinistra del riguardante S. Caterina inginocchiata
riceve il sacro cuore di Gesù che sta davanti curvato
verso di essa. Dietro lui due Angeli, uno dei quali
porge colla destra una corona regale alla Santa men¬
tre nella sinistra tiene una corona di spine. Ai piedi
di Gesù un Angeletto con un giglio in mano. Nel fondo
è dipinto un portico.
Proviene dalla chiesa di S. Basilio in Firenze e fu trasportato al¬
l’Accademia nel 1786.
PRETI MATTIA (detto il CALABRESE) pittore, nato in
Taverna terra di Calabria l’ anno 1613, morto a Malta
nel 1699.
219. S. Giovanni Evangelista che benedice il calice avvelenato.
A. m. 0,95. — L. m. 1,37. — Tela. Mez. fig.
Il Santo è in atto di benedire un calice da lui te-
nuto per la coppa dal quale scaturisce una vipera; in
basso al lato del Santo vedesi l’aquila, e dietro due
soldati che contemplano l’azione del Santo. Davanti
quattro figure, fra le quali una che sostiene il calice
tenuto dal Santo.
Il Preti era chiamato il Cavalier Calabrese, perchè insignito della
croce di Malta.