hiesa de Cappuccini. Dopo fece un qua¬
dro per la caiesa di San Francesco, in
cui espresse la Madonna, ed il Divin Fi
gliuolo, con diversi Santi, ed altre figu
re. Le universali lodi, che furon date a
questa elegante pittura, mossero alcuni
Perugini, che ritrovavansi in Urbino,
ad impegnare il pittore, acciocchè vo-
lesse portarsi nella loro citrà, e colorire
una tavola per quella Cattedrale
Questa fu la maravigliosa Deposi
zione della Croce del Signore; componi-
mento, che oltre al perfetto colorito, è
abbondante di figure, e tutte espresse
col natural moto di quell' azione, che
rappresentano. Quindi tornato in Urbino
dipinse per la chiesa di S.Francesco l'al
tra tavela, che dimostra, quando Gesu
Cristo concede al Santo il Perdono, de
nominato d'Asisi In questo quadio, di-
cesi, che il Barocci vi consumasse il rem¬
po di sett anni, non tanto per lo studio
che vi usò, quanto per l'impedimento
che gli arrecava il suo male.
Dopo alle suddette opere, termind
la tavola, chiamata della Misericordia
perchè in essa dipinse il Salvatore, che
a' prieghi della Madre benedice quelli
che