Full text: Catalogo della R. Galleria di Firenze

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TERZO CORRIDORE 
meritò l’esecrazione pubblica per le scelleratezze com¬ 
messe nelle Gallie. Fu ucciso da un Tribuno dopo un 
regno di 2 anni. 
236. Altare dedicato ai Lari di Augusto. Da un lato 
sono due figure coronate col corno potorio e una patera : 
dall’altra vi è un secchio, e in faccia sono tre figure 
ed un pollo che becca : esse tutte hanno un gran velo 
sulla testa : quella di mezzo tiene nella sua destra un 
Lito (bastone augurale), alla sua sinistra una donna ha 
da una mano una patera e dall’altra dei frutti in un 
vaso. L’iscrizione fa conoscere che questo altare fu 
dedicato l’anno tredicesimo d’Augusto. L altra parte 
dell’altare presenta una Vittoria alata presso un trofeo. 
Nel lato posteriore è una bella corona di quercia fra 
due uiivi, un profericulo ed altra patera. 
237. Quintilio. Egli possedeva tutte le buone qualità 
di un virtuoso cittadino, ma non ebbe quella sufficiente 
fermezza, e quel vigore d’animo necessari a sostenere 
il peso degli affari pubblici. Regnò soli 20 giorni. 
.... La Notte, statua in piedi maggiore del vero 
con manto di basalto nero. Venuta alla Galleria nel 
1874 dalla Villa del Poggio Imperiale. 
238. II Sonno, fanciullo nudo alato, scolpito in pietra 
nera del paragone; egli tiene due papaveri, e il corno 
dei sogni; questo bello e raro monumento di scultura 
antica è posato sopra un Cippo mortuario con iscri¬ 
zione dedicata a C. Telegenni; dalla parte posteriore 
dell’iscrizione, si vede la porta dell’Inferno, in alto un 
bastone augurale, o Lito, e un profericulo, specie di 
piatto che serviva a versare le libazioni nella patera, 
che è scolpita nel mezzo. 
39. Filippo il padre, figlio di un capo di banditi 
il quale usurpò l’impero: busto assai raro, di mediocre 
lavoro, rimarchevole pel tempo in cui l’arte era omai 
degenerata. Egli regnò 5 anni insieme con suo figlio 
Filippo. 
.... La Carità, statua in marmo bianco. 
.... Vestale, statua come sopra. Ambedue venute 
alla Galleria dalla Villa del Poggio Imperiale nel 1874. 
240. Costantino il grande. Opera mediocre, ma ben 
lavorata relativamente al gusto del tempo, e molto 
simile allo stile delle medaglie. Si osserva nei suoi
	        
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