BRONZI ANTICHI.
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SALA TERZA
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E SECONDA DEGLI ANTICHI
423. L’Oratore, statua in bronzo maggiore del
vero. Rappresenta un personaggio di età avanzata,
che arringa con imponente dignità. Questa bellissi¬
ma statua fu trovata a Sanguinetto presso del Lago
Trasimeno e fu acquistata da Cosimo I nel 1565. Si
crede che rappresenti uno dei dodici governatori elet-
tivi conosciuti col nome di Lucumoni, che durante
la loro magistratura erano investiti di un potere
quasi reale ; il suo costume rassomiglia al romano,
meno ampio però che le toghe romane. Sulla bor-
dura in basso della veste vedesi incisa una iscri¬
zione etrusca, dai dotti molto studiata, particolar¬
mente dall’ Abate Lanzi; e dalla quale si è rilevato
il nome di Metello o Metellino.
Montfaucon, T. III, p. 39.
425. Una Minerva. Bella statua di stile greco
ritrovata presso Arezzo, ma molto danneggiata dal
fuoco. Il braccio destro è moderno, come pure una
gran parte del panneggiamento.
426. Una testa di Cavallo. E essa uno dei più
belli fra gli antichi frammenti in questo genere.
Questa superba testa di cavallo, stava ad una fon¬
tana del palazzo Riccardi, fu trovata a Civitavecchia,
e nel 1585 trasportata in Firenze come resulta da¬
gli archivi della casa Riccardi.
Molini G. di F. T. II, p. 434.
427. La Chimera Etrusca, fu trovata presso le
mura della città di Arezzo nel 1559. Fra le opere
etrusche è una delle più pregevoli e rare. La con¬
formazione dell’ animale è simile ad un Lione, ma
sul suo dorso sorge una testa di capriolo, e la coda
termina con la testa di un serpente. Sopra la gam¬
ba destra anteriore è una breve iscrizione, forse il
nome dell' artefice.
428. Un torso, frammento antico trováto nel
mare presso Livorno, ove furono pure ritrovate di¬