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TERZO CORRIDORE.
201. Massimino. Egli era di origine barbara co¬
me di costumi: lo sguardo annunzia il suo coraggio:
era fortissimo della persona, alto otto piedi e due
pollici. Regnò 2 anni insieme col figlio.
202. Apollo, statua in piedi ; le poche parti an¬
tiche sono belle. —
Sono di moderno restauro le
braccia, la parte inferiore delle gambe, la lira, il
piedistallo della medesima, ed il panno.
203. Cippo con iscrizione.
204. Esculapio, statua simile a quella di Roma
nella Galleria pubblica (vedi Museo Chiaramonti 26
vol. tavola IX, pag. 25.) La calzatura di questa sta¬
tua è rimarchevole pel costume e per la conserva¬
zione. — Sono di restauro il braccio destro con l’asta,
ove è avvolto il serpe.
205. Olimpo, statua sedente, simile nell’ atteg-
giamento a quella del gruppo del Dio Pane con Olim¬
po N. 51. Si osservi che la siringa ba sedici canne.
Sono di restauro il braccio sinistro, la mano de¬
stra, e la punta del piede destro.
206. Cippo, con iscrizione.
207. Parte anteriore di un piedistallo con iscri¬
zione greca.
208. Bacco, aggruppato con Ampelo, o Acrato;
tiene con la mano sinistra una tazza, ed appoggia
la destra sulla testa del fanciullo Ampelo, il quale
è seduto sopra ad un’ urna ed abbraccia la gamba
destra di Bacco. In basso si vedono posate delle ma-
schere di satiri e delle uve. — In questo gruppo
non vi è di antico che il torso e le cosce della figura
principale, il resto è di moderno restauro, ma fatto
con molta bravura d’arte.
209. Esculapio, statua di un gran carattere, no-
bile e severo al tempo stesso : il braccio sinistro è
appoggiato sopra un bastone nodoso intorno al quale
è attortigliato un serpe. Si crede che questa statua
fosse un tempo aggruppata ad un’altra, forse la sua
compagna Igia ; poichè sulla spalla sinistra si vede
l’indizio di una mano di un altra figura, che pare
quella di una donna. — Sono di restauro il braccio