no MDLXXXI. Da ciò si potrebbe arguire che fosse
nell’ epoca stessa nella quale per ordine del Gran¬
duca Francesco I dei Medici l’architetto -Bernardo
Buontalenti distribui ed aggiustò le statue ed i busti
nel corridore suddetto.
Le volte poi del 2.° e 3.° corridore, cioè di quelli
a mezzogiorno e ponente, si vuole che cominciassero
ad essere ornate di dipinti nel 1658, e che vi fossero
impiegati i pennelli di Cosimo Ulivelli, d’ Angelo Gori,
d’lacopo Chiavistelli, di Giuseppe Masini e Giuseppe
Tonelli. L’incendio che l’ anno 1762. si manifestò nel
corridore a ponente dalla parte della terrazza, ove
per più ore andò serpeggiando, distrusse le pitture
di dodici spazi o volte che vennero quindi nuova¬
mente dipinte dal Traballesi.
Non dispiacerà al lettore di conoscere i soggetti
rappresentati nelle volte del secondo e terzo corri-
dore trascurando quelli del primo che come dicem¬
mo, dipinte a grottesco, non sono che uno sfoggio
delle fantastiche idee del pittore e non hanno rap-
porto alcuno con la storia.
Nel primo spazio del 2.° corridore (a mezzogiorno)
vedonsi S. Carlo Borromeo e S. Filippo.
2. L’Istituzione dell’ ordine militare di S. Stefano.
3. L’Etruria.
4. La Santità , a cui fanno corona diversi Santi e
Sante fiorentine.
5. La Pietà.
6. Il Concilio fiorentino del 1439 a’ tempi di Euge-
nio IV.
7. S. Domenico e S. Francesco.
8. Le principali virtu dei Granduchi Cosimo I, Fran-
cesco I, Ferdinando I e Cosimo II.
Passando quindi al 3.° corridore (a ponente) vi si
vede rappresentata:
1. La città di Firenze.
2. Alcuni Principi Medicei che acquistarono la so¬
vranità prima di Cosimo I.