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SECONDA SALA.
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SEZIONE DEI VASI NERI.
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Questa rara e numerosa collezione è composta
dei vasi neri e recipienti d’ ogni forma esprimenti il
lutto, i quali provengono generalmente dalle tombe
etrusche : questi ci mostrano un lungo decorso d’an-
ni, e nei palchetti più elevati sono situati quelli,
ove la scuola nazionale ha il suo vero tipo arcaico
primitivo, ed inferiormente vengono disposti altri che
sono più o meno il prodotto della scuola greca. Si
trovano generalmente presso gl’ipogei disposti con
cura in alcune cellette, da potersene servire all’ oc¬
casione. Essi servivano esclusivamente alla celebra-
zione dei festini dedicati ai Mani, e detta Selicerno
o cena funebre della quale si trovano sovente i resti.
Si vedono il forno o cammino, col vaso necessario a
fare riscaldare l’acqua, le anfore all’ uso medesimo,
i crateri per il vino, calici o coppe da bere, ceste ,
sottocoppe, piatti, cucchiai, ed altri oggetti differenti,
nulla mancando ad un tale fornimento. In oltre un
general colpo d’ occhio ci fa supporre che l’ apparato
ornamentale della tavola dovesse superar d’ assai la
parsimonia del pasto, e che la più gran parte dei
vasi fossero impiegatí per lusso e decorazione.
Molti dei bassorilievi, che ornano i vasi neri,
rappresentano imagini fantastiche, tolte dalle favole
acherontiche, ed espresse con delle furie o maschere;
altre meno spaventevoli, come fantasmi assistenti al
festino. Talvolta sonovi rappresentati dei Semidei,
come il Carun, il pesce Mena per la Mania madre dei
Lari. Vedonsi pure i cavalli Ippocampi sui quali cre¬
devasi che le anime passassero alle isole fortunate.