RITRATTI DE' PITTORI 275
dipingere le casse dei marinari e della
gente del volgo. In questo esercizio si svi¬
luppò talmente il suo genio , che bene il
conobbe Tiziano, dal quale fu lodato e
proposto insieme con varj altri Pittori ad
ornare la libreria di S. Marco, dove si
mostra più corretto nel disegno che in al¬
tre sue opere. E certo che nel colorito ap¬
preso alla scuola di Tiziano meritò gli elo-
gj dei più gran Pittori d’allora, ma non
ugualmente nel disegno che non potè mai
imparare con buoni principj. Lo stesso
Tintoretto ne volle imitare la maniera di
colorire; e vi riusci in si fatto modo che il
Vasari attribuisce con inescusabile errore
allo stesso Andrea la Tavola della Circon¬
cisione che il Tintoretto aveva fatta ai
Carmini; ma ad onta di questo falso giu¬
dizio il Vasari lo disprezza a segno da di-
re che lo Schiavone solo per disgrazia fe¬
ce qualche opera buona; giudizio confu¬
tato con calore da Agostino Caracci, come
può vedersi presso il Bottari nella vita del
Franco. La verità si è che fuori del dise¬