RITRATTI DE' PITTORI 245
mignano, che attendeva all'umile mestiero
di far pentole ed altri vasi di terra. Eb¬
be questi (l’anno 1542) (2) della Lucia
da Firenze sua moglie, un figliuolo, che
fu il nostro Bernardino, ed egli poco
dopo si mori. Non andò molto che la
Lucia rimaritossi , lasciando il fanciullo
alla cura della suocera e nonna paterna
del medesimo . Non era egli appena all’età
pervenuto di sei in sett’anni, passati assai
stentatamente, e quasi in estrema povertà,
che sentissi grandemente inclinato all'arte
del disegno; talmentechè nell'andar so¬
vente a fare alcun servizio per ordine
della nonna, fermavasi per le vie, e trat¬
tenevasi per qualche tempo in far con la
brace alcune fantasie sopra le mura delle
case. Occorse un giorno che trovandosi
il fanciullo in un luogo vicino a casa sua
(2) Osserva il Lanzi che quest’ epoca asse¬
gnata dal Baldinucci potrebbe chiamarsi in
esame per una nota del Sig. Canonico Moreni
nei Contorni tom. 2. p. 152. ove dicesi che nel¬
l’anno 1591. il Poecelti contava 43. anni.