RITRATTI DE' PITTORI
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in ciò che condusse, furono anche cagione i
tanti studj, ch’ei coltivò, e in cui riuscl ma¬
ravigliosamente, per esser egli ad omnes res
aptus, consiliique plenus (1). Nella scher
ma, nel ballo, nel maneggio dei cavalli era
espertissimo; tutti vincea nel suono della li¬
ra ch’egli stesso con bell’artifizio s’era fab¬
bricata; e cantava buoni versi all’improvvi¬
so. A tali arti di diletto univa il possesso di
assai più serie. Era ingegnere, meccanico,
matematico, anatomico, fisico, idraulico;
delle quali professioni ne diè più prove spe¬
cialmente in Milano, e sempre col più feli¬
ce successo. I preziosi suoi manoscritti che
da non molto tempo incominciati sonosi
a svolgere, ci ammaestrano che Lionardo
col solo suo sommo ingegno prevenne in non
poche grandi scoperte Fisici e Astronomi
per merito celebratissimi (2). Eppure que
sto è ciò che il Vasari disse ghiribizzare:
tanto è vero quel detto di Persio citato già
sullo stesso proposito da un uom dotto:
Scire tuum nihil est, nisi te scire hoc sciat alter
(1) Cornel. in Alcibiad. §. 1.
(2) V.il dotto e diligente Amoretti Memorie Stori
che sulla vita, gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.
Serie III.