Full text: Bianchi, Giuseppe: Ragguaglio delle antichità e rarità che si conservano nella Galleria Mediceo-Imperiale di Firenze

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DETTA DIGL'IDOLI. 
serva un bel ritratto a mosaico del Cardinale Bem- 
bo, grande al naturale, di cui, per quanto a questa 
arte siasi dato di raffinamento dopo quel tempo, 
non restano oscurati i pregi, che sempre lo ren- 
dono maraviglioso. 
Due lavori di pietre orientali adornano pure que- 
sto Gabinetto; uno de' quali, è la prima opera, che 
fatta fosse di pietre dure, quando quest' arte ebbe 
il suo nascimento in Firenze, che in altro luogo, 
come ho promesso descriverò; il secondo, è una 
ben inteſa tavola di braccia 1. e soldi 18. di lar- 
ghezza, e braccia 2. e soldi 15. di lunghezza, la- 
vorata con siori, e fronde, vaga oltre modo. 
Quarta Camera detta delle Arti. 
Cciocchè nella gran moltitudine de' Quadri de¬ 
stinati per arricchimento della Galleria vi fos¬ 
se pure qualche ordine, se ordine pure si può da- 
re a Tavole, e Tele di grandezza diversissima, e di 
più diversa maniera, con obbligazione di restrin- 
gersi a uno spazio limitato, parve proprio di adu¬ 
nare in una sola stanza quel più di maniere antiche, 
che fosse stato possibile, le quali non oltrepassano il 
secolo decimoquinto, se non di pochi anni, ma 
conducendole sino a tempi di Raffaello, di Andrea 
del Sarto, e di Leonardo da Vinci, maestri di un 
profondo sapere, e conseguentemente d’ un mi- 
glior gusto, da' quali stabilite furono le scuole 
che tanto piacquero, e di cui si approsittarono 
gli uomini di vaglia del secolo decimosesto. 
Con questo intendimento possono qui vedersi 
quadri del Lippi scolare di Masaccio, del Baeticel¬ 
lo,
	        
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