183
DETTA DEGL' IDOLI.
vito abbia, molto azzardoso l'impegnarsi sarebbe,
benchè la sua figura favorisca molto più la prima
opinione, che la seconda, e sembri anzi premio
di valoroso Soldato, che attributo di Deità, atteso
che Cibele si dice di Torri coronata, e tal si vede
nelle medaglie, e questa di merli di maraglie è
composta.
Delle molte Patére, che si contano fra il gran
numero di bronzi di sopra accennato, tre ne ho
prescelte tutte figurate, tutte intere, e tutte e-
trusche, e come tali portate nel Dempstero. Nel-
la prima di esse si vede Minerva, che assiste a
Perseo nella uccisione della Gorgone; nella secon-
da Castore, e Polluce in colloquio con un Eroe;
e nella terza il rapimento di Proserpina.
Due Tripodi grandi, interi, e ben conservati
danno piacere agli amatori dell'antichità: il mino-
re di essi non da materia di osservazione partico-
lare, mancando interamente di figure, e di simboli;
e si piega come appunto quello descritto dal poco
fa mentovato Signor della Sciosse al num. x11. pag.
79. L'altro maggiore non si piega; ma gli tre
suoi piedi formati vengono da tre smisurati serpen-
ti sino a mezzo, crederei io a quella foggia,
che si legge d' un certo Tripode in Erodoto; e
nella sommità, vi sono tre teste di Donna, che
Baccanti dir non si ponno come quelle del Tri-
pode riferito dal sopraccennato Scrittore, per non
essere di Ellera coronate, ma tengono su il capo
un velo, e nel mezzo della testa un fiore simile
alla stella. Laonde parmi molto probabile, che fi-
gurate sieno per le Febadi Sacerdotesse di Apollo
le quali sedendo sopra i Tripodi gli Oracoli pro¬
ferivano, e che questo Tripode per i sacrifizi di
Apol¬
Ma