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DEIBUSTI.
cercata da molti; ma a tutto questo aggiugnere già
non posso alcune di quelle prove massicce, che
ogni dubbiezza d’ inganno tolgono, o almeno di
prevenzione parziale, e gran piacere recano a co-
loro, i quali tengono in sommo pregio i ritratti
originali de' Personaggi più celebri nelle storie, non
vi essendo la desiderabile evidenza per affermarlo
di Cicerone
AUGUSTo in età provetta, venerabile per la
Maeſtà, e per la decorosa grandezza, ed esprimen-
te un gran monarca: forma fuit eximia, & per om¬
ves aetatis gradus, venustissima, scrisse Suetonio. Si
vedono pure nel nostro marmo tutte l'altre fattez-
ze espresse, che questo storico gli attribuisce; ca-
pello leggiermente increspato, ciglia folte, e unite
insieme, orecchie piccole, e naso a summo emi-
nentior, ab imo deductior, che tutto insieme il va-
lor dell'artefice comprender fa, il quale seppe cosi
al vivo colpire la somiglianza, oltre all' aver lavo-
rato il marmo con eccellenza.
SAFFO Poetessa insigne, inventrice di quel ver-
so, che da lei il nome prese d Saffico. L opinio-
ne più comune è, che vivesse fra l'Olimpiade XL
e la L; ma il favoleggiamento de' Poeti ha poi ren-
duti discordi i pareri degli Scrittori, che dopo
parlato ne hanno, confondendo non solo l’età, ma
anche la Patria. Di questa Donna portò un ritrat-
to l'Orsino, e sopra di esso probabilmente prese
ragione Leonardo Agostini di qualificare per ri-
tratto di Saffo, uno del tutto simile, che ne fece
intagliare nelle sue Gemme figurate, con una cir-
costanza molto considerabile, di vederlo posto in
mezzo a due rami di lauro, attributo proprio de'
Poeti. La ſteſsa gemma, o almeno altra somiglian-
tissima