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detto M. Giacomo, a spese d’ una certa
Donna, alla quale detto Religioso ordi-
nò, che facesse fare una tal pittura nell
atto di assolverla, e permutarle un vo-
to, che aveva fatto. Tiziano, e il Buo-
narroti non si saziavano di rimirarla, e di
commendarla. Ed in fatti in questa ope-
ra maravigliosa il nostro Andrea per di-
segno, grazia, e bontà di colorito, e per
vivezza, mostrò di avere di gran lunga
superati tutti i Pittori, che aveva-
no insino a quel tempo lavorato. Il Bal-
dinucci poi nella vita di Fabrizio. Bo-
schi, posta nel decennale dal 1590. al
1600. si querela con ragione della poca
cura, che si ha di un tanto tesoro di
pittura, che correva continuo rischio di
essere in qualche parte cancellato dagli
Imbiancatori. E in fatti l'umidità, a cui
necessariamente soggiace per trovarsi essa
esposta all'aria aperta, avendo riuniti in-
finiti atomi di polvere ne ha formato un
impasto tale, che la testa di S. Giuseppe
e qualche altra parte difficilmente si può
distinguere . E' stata questa più vol¬
te intagliata in rame, ma l'intaglio
è lontano dal corrispondere al merito
della pittura. Una stampa fatta nal
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