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INFORTUNI
Re, o Bey nell' Affrica, Saracino, benchè fosse
stato due anni addietro dai Pisani bat-
tuto, e scacciato dalla Sardegna, riunita mol-
ta gente, ardisse di nuovo infestare la Cri-
stianità, e postosi in Mare con numerosa Flotta,
e con la Regina sua Moglie, assalisse improvvisa¬
mente le Riviere della Toscana, e della Liguria,
e s' impadronisse della Città di Leni, guastando
ogni cosa, uccidendo e mettendo in fuga gli abi¬
tanti, ed usando ogni violenza nelle Donne, ed ivi-
si tratten esse finattanto che sentendo che il Papa,
ed altri Principi Cristiani armavano contro di lui¬
e maſsime i Popoli di Toscana, se ne fuggi lasciane
do in Luni la Regina. Essendosi poi affrontate nelle
acque di Corsica le due Armate, Gristiana e Sa-
racina, sebbene nel primo attacco i Cristiani eb¬
bero la peggio, rinnovando nientedimeno la pu¬
gua, col Divino aiuto restarono vincitori, e riac¬
quistarono dipoi la Città di Lani, ove tagliarono
la testa alla Moglie di Musetto. Aurum Capitale,
dice Ditinaro, eius ornamentum invicem gemma¬
tum, Papa sibi prae caeteris vindicavit, post que
Imperatori suam transmisit partem, quae
mille
libris computabatur. Rex autem praedictus morte
Coniugis & sociorum admodum turbatus, Summo
Pontifici saccum Castaneis refertum misit, & per
eius portionem, tot se in proxima aestate Milites
esse laturum intimavit. Percepta legatione Papa
Marsupium milio plenum eidem Internuntio, tali¬
bus dictis, reddidit: si non sufficiat sibi Apostoli¬
cam laesisse dotem, ecundo veniat, & tut lorici-
tos, vel plures, se bic inventurum pro certo sciat.
In occasione di questa occupazione di Lunt, si
legge in un' antica Cronica di Pisa, che essendo
stata