VALLE DEL TORRENTE OSCA.
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della Brima, o sia Brina, con le medesime au-
torità, in amplissima forma; aggiunti però in que¬
ſta seconda li Beni Allodiali, che possedevano essi
Marchesi in Comune in Trebiano, Lerice, Amel-
lia , Sarzana, Falcinello, e Stadano. Cosi la
prima parte pervenne nel Marchese Morello,
colla metà dei Pedaggj, che si riscotevano
in detti luoghi, e loro Territorj, colla metà dei
Pedaggj che si riscotevano in Ponzano e suo Ter-
ritorio, in Tresana, ed altrove. La seconda par-
te toccò al Marchese Gio. Giacomo, con patto ac
cordato tra essi Fratelli dividenti, che tutte le
Strade Pubbliche, i Pedaggi, e le Gabelle che s
andavano raccogliendo ed esigendo, e che per l'
avvenire si fossero raccolte ed esatte in detti Ca-
stelli, e Villaggi, pertinenze, e Giurisdizioni, do-
vessero rimanere sempre Comuni fra essi, e loro
Successori; siccome anche il Pedaggio dell' Aulla,
senza poterlo accrescere o diminuire; e con pat-
to ancora, che il Castello di Bibola, con sua Giu-
rildizione e Omaggio, rimanesse Comune tra essi
Fratelli, colle spese e salarj de' Servi, e del Ca-
stellano, e con autorità, in caso di Guerra che
avesse alcuno di essi due Fratelli, di potersi va¬
lere degli Uomini di Bibola. Finalmente con molti
altri patti, convenzioni, e riserve , che troppo
tedioso sarebbe l'esprimerle tutte, bastando con-
cludere, che per osservanza dell' accordato nella
divitione, intervenne la reciproca pena di tre-
mila Fiorlni d' Oro, da sborsarsi dalla parte
controfaciente. L’Istrumento di tal divisione su
stipulato in Lusollo, avanti la Cisterna del mede-
simo Castello, alla presenza di Giovanni Malaspi-
na Marchese d'Olivola, di Simone Malaspina Mar-
chese