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CAPRIONE.
suo Territorio, ed i Lericesi pretesero che in essa
fosse compresa anche la Pesca nella metà della Ma¬
gra . Ottennero poi i Sarzanesi dal Senato, sotto di
5. Dicembre 1661. , la licenza di far pascere i
loro Armenti ne luoghi della Serra di Monte,
Caprione, della Rocchetta, e di là dal Monte verso
Trebiano, nella Giurisdizione e Potesteria di Leri¬
ce, come apparisce dal Libro in fol. Divers. Num.
152. ma reclamando vigorosamente i Lericesi, fu
revocata detta facoltà assai presto, cioè li 16 dello
stesso mese di Dicembre. Nel 1120. Malaspina
e Wilelmo Francesco Marchesi, fabbricarono nel
Monte Caprione una Rocca, in pregiudizio della
Giurisdizione del Vescovo di Luni Andrea, il quale
perciò mosse loro la Guerra; ma si venne poi alla
Pace, per interposizione dei Consoli Lunesi, e ne
fu stipulato l'Istrumento l'anno 1124. nella Chiesa
di S. Alessandro di Luni, essendo stati condannati
li Marchesi a distruggere quel Forte. L'Abate
Ferdinando Ugbelli trattando di esso Vescovo An-
drea crede, che tali Marchesi fossero della Famiglia
Malaspina: il Rossi per altro non lo crede, e pensa
che piuttosto fossero della Famiglia dei Nobili
Bianchi. Chi sà che non sieno quei medesimi, che
furono Marchesi di Livorno, come accennai a car.
145. del Tomo II. ? Le rovine di essa Rocca,
scorgonsi tuttora sull' altura del Monte che sovra¬
ſta al Castello dell' Ameglia, nel luogo che dicesi
Murlo. Proseguendo tuttavia il Cammino per la
schien dell' alto Monte, che vien separato dal Canal
del Marzo, scuopresi un’ antica Chiesa dedicata a
S. Lorenzo, sotto la quale trovansi alcune Cave di
lucidissimi Marmi Mistj neri, con vene frapposte
di color d' Oro, più belli assai di quelli che si ca¬
vano
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