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ANNOTAZIONI
tale materia terrosa; ed altre strie nella loro ci,
ma degenerano in essa materia, per lo che m'
par lecito congetturare, che ella in origine sia
sostanza elementare d'Antimonio, ma o mancan¬
te d'alcuni principj, e perciò non potuta ben
criſtallizzarsi sotto la medesima apparenza dell' al-
tra, o che dopo cristailirzata si sia decomposta
In certi Ventri il Quarzo ha formato croste tutte
sgonfietti, e rametti globulosi di minimi embrio¬
ni d'Ingemmamenti, fra i quali si trovano lega-
ti moltissimi globuli neri metallici, non sò se Pi¬
ritici, o Ferrei, e certi altri più grandetti ma¬
nifessamente Ferrei. Altre Cavernette sono inero¬
state di sottile Ematite nera, a lamine sagrina-
te di globuli, e tortuose, velate per di sopra di
terra fine un poco glutinosa, del color della bel¬
letta dell'Arno Finalmente vi sono sparse alcune
concrezioni maggiori di Quarzo Cristallino. Non
sò ſe di qualche pezzo di Vena simile alla da
me descritta, intenda parlare il Celebre Mine-
ralista Sig. Gio. Arduini a car. 259. della sua bella
Relazione delle Miniere di Argento vivo di S.
Fiora, pubblicata nel Tomo III. del Giornale d'
Italia spettante alla Scienza Naturale ec.
Oltre alla Miniera del Mercurio, e dell' Anti-
monio, ne era una d' Argento a Silvena, la quale
nel 1272. si faceva cavare dai Conti Aldobran-
deschi Padroni del luogo (V. Manni Illustr. de
Sigilli antichi Tomo VIII a car. 290.) e si man¬
teneva aperra anche nel 1286., conforme accen-
nai a car. 153. del Tomo IV.
Circa poi alle altre Produzioni naturali più
ragguardevoli della Contea di S. Fiora tralasciate
dal
Tomo X.