Full text: Volume (10. (1777). - XI, 466 S., [8] gef. Bl. : Ill., Kt.)

ANNOTAZIONI 
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ed. 1. a car. 450. Ha il fondo di pasta quasi 
cristallina come gli altri Peperini, ma impura, 
e non lucida, perchè mescolata con terra Pomi¬ 
ciosa rossa color di mattone, ed in alcuni luo¬ 
ghi bianca opaca, come se fosse calcinata. In 
essa pasta sono immersi pochi Prismetti neri col¬ 
la falda Talcosa, e poche massolette quasi cri. 
stalline, le quali per altro sono grandette, e 
piuttosto simili a fascetti di fili cristallini, infet¬ 
tati dalla medesima Ocra rossa. L’altra mostra 
è di Peperino rosso, che a prima vista pare un 
rottame di mattone. Il suo fondo è di pasta Po- 
miciosa, o sia sostanza vetrina impura, mescolata 
abbondantemente di materia terrosa color di mat. 
tone, con varie minutissime Cavernette. Pochi 
sono i Prismetti neri, e poche le massolette quasi 
cristalline che vi si vedono incorporate, e queste 
non sono trasparenti, ma biancastre. 
Num. LI. a car. 272. 
La fragilità di questo Peperino può derivare, 
o dall' essere stata l’originale Lava troppo cari- 
ca di particelle refrattarie, sicchè la massa nel 
raffreddarsi non potesse ben consolidarsi in Lava 
vetrina e dura come le altre , o perchè poste- 
riormente si sia alquanto decomposta per le in¬ 
giurie de' tempi. La sostanza parte Basaltina, 
parte vetrina di questo tritume, la rende adat¬ 
tatissima per fare forte presa colla calcina, e reg 
gere all’ umidità, ed alla corrosione dei Sali dell' 
Aria, quanto la Pozzuolana, cosi propriamente 
detta di Pozzuolo, e d’altre vicinanze di Napoli, 
e quanto quella di Roma (V. Pauli Casati de 
Igne
	        
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