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LUNI.
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di venti Palmi l'una a misura di Genova, che
vengono ad esser’ appunto un terzo di miglio e
mezzo, o come altri l'hanno con maggior di-
ligenza misurato, che non circondi piu di can-
ne 120. di lunghezza, cioè da Levante a Po¬
nente, e Canne 105. per larghezza da Tramon-
tana a Mezzodi. Per altro Bonaventura de' Rossi
pensa che tale angusto recinto non sia l'antichis-
simo, ma uno dei posteriormente rifatti, dopo
alcune diverse distruzioni sofferte, e dice che
lo dimostra la stessa Muraglia presente, che nel¬
le sue parti cadute, e in mezzo di esse contie-
ne ancora certe Reliquie di Cappelle, e di Chie-
se, ove andavano anticamente in Processione le
Chieresie di Sarzana per le Rogazioni. Giace
ai Venti in tal modo la parte che è verso un
poco di Ponticello, che teneva anticamente ap-
presso le mura rivolte a Ponente, a quarta di
Maestro, che ci resta totalmente soggetta, do¬
vendosi intendere gli oppositi, e similmente gli
altri lati per chi è Marinaro, trattandosi di
forma quadrata. Segue a dire il Russi, che il
secondo recinto fatto dai Lunesi, dopo l'ultima
distruzione, dalla parte detta di sopra, tocca
il primo recinto da Ponente alla quarta di Mae-
stro, e nel rimanente resta quasi nel mezzo del
grande, circondando in tutto e per tutto quel
tanto che si è detto di sopra; ed ha le Mura
quasi intiere, fabbricate de' frammenti delle an-
tiche rovine, ma tion dimostrano quella gran-
diosità che presenta il primo recinto, costrut.
to, all'uso Etrusco, di Pietroni bianchi e ne¬
ri, la maggior parte de’ quali di larghezza ot-
to in dieci palmi, ed in lunghezza cinque (v.
Tav.