Full text: Volume (10. (1777). - XI, 466 S., [8] gef. Bl. : Ill., Kt.)

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LUNI. 
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di venti Palmi l'una a misura di Genova, che 
vengono ad esser’ appunto un terzo di miglio e 
mezzo, o come altri l'hanno con maggior di- 
ligenza misurato, che non circondi piu di can- 
ne 120. di lunghezza, cioè da Levante a Po¬ 
nente, e Canne 105. per larghezza da Tramon- 
tana a Mezzodi. Per altro Bonaventura de' Rossi 
pensa che tale angusto recinto non sia l'antichis- 
simo, ma uno dei posteriormente rifatti, dopo 
alcune diverse distruzioni sofferte, e dice che 
lo dimostra la stessa Muraglia presente, che nel¬ 
le sue parti cadute, e in mezzo di esse contie- 
ne ancora certe Reliquie di Cappelle, e di Chie- 
se, ove andavano anticamente in Processione le 
Chieresie di Sarzana per le Rogazioni. Giace 
ai Venti in tal modo la parte che è verso un 
poco di Ponticello, che teneva anticamente ap- 
presso le mura rivolte a Ponente, a quarta di 
Maestro, che ci resta totalmente soggetta, do¬ 
vendosi intendere gli oppositi, e similmente gli 
altri lati per chi è Marinaro, trattandosi di 
forma quadrata. Segue a dire il Russi, che il 
secondo recinto fatto dai Lunesi, dopo l'ultima 
distruzione, dalla parte detta di sopra, tocca 
il primo recinto da Ponente alla quarta di Mae- 
stro, e nel rimanente resta quasi nel mezzo del 
grande, circondando in tutto e per tutto quel 
tanto che si è detto di sopra; ed ha le Mura 
quasi intiere, fabbricate de' frammenti delle an- 
tiche rovine, ma tion dimostrano quella gran- 
diosità che presenta il primo recinto, costrut. 
to, all'uso Etrusco, di Pietroni bianchi e ne¬ 
ri, la maggior parte de’ quali di larghezza ot- 
to in dieci palmi, ed in lunghezza cinque (v. 
Tav.
	        
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