DILUNI.
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dice: inter Iunam & Pisas Macrae tractus est,
parendo impossibie che la Magra abbia avuto il
suo corso fra Luni, ed i Monti suddetti, per luo¬
go più alto, e che poi si sia determinata a get¬
tarsi rasente alle radici del Promontorio Lunense
Potrebbe nientedimeno, come in tanti altri luo-
ghi, anche in questo esser' accaduto un gran can-
giamento di faccia; tantopiù che mentre Luni
era in piedi, il Mare si avvicinava tanto alle di
lei Mura, che le toccava, ed ora per i rinterri
della Magra, e di altri scoli d’acque , esto Mare
si è ritirato per lo spazio quasi di un miglio
laonde nel nuovo aggest vo terreno si sono for¬
mate diverse Lame, e Padulette, che hanno resa
malsana l'aria, contribuendo alla desolazione del-
la Città.
§. III.
Descrizione delle Rovine di Luni-
DEnche io non abbia avuto la sorte di poter
Dosservare da per me le grandiose antiche ro-
vine di Luni, spero nientedimeno di poterne of¬
ferire ai Cortesi Lettori una bastantemente cir-
eostanziata Descrizione, facendo uso di quanto
ci hanno notato diversi Scrittori, oculari Testi¬
monj, che andrò opportunamente citando. So.
prattutto poi spero riusciranno gradite le vedute,
che ne feci incidere in Rame, fino dall' Anno
1753. come accennai a car. 167. del mio Pro-
dromo. Furono queste copiate in minor propor.
zione dalle sei Originali, fatte a acquerello in
fogli Reali, intitolate: L' Antica Città di Luni,
il