Full text: Volume (9. (1776). - IV, 456 S.)

ANNOTAZIONI 
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sembra credibile che le sotterranee pendici di 
Macigno sieno vastissime, e si stendano tortuose 
a grandi distanze, protuberando di tanto in tan- 
to, e scappando fuori dalle grofsissime croste 
soprapposte di Alberesi, quasi come fanno le 
tortuose radici rampanti dei grandi Alberi, che 
si fanno vedere a luogo a luogo scoperte dal 
terreno. Cosi nel Territorio Fiorentino, per la 
parte destra dell' Arno, in distanza di molte mi- 
glia dalle Alpi del Mugello, si lascia rivedere il 
Macigno nel Monte della Madonna del Sasso, indi 
di nuovo sotterrato da grandi tratti montuosi d' 
Alberese, ne comparisce fuori un piccolo spic¬ 
chio nel Poggio di Settignano, in un tratto di 
Poderi detti Bettone, il Quercione, Doccia e 
Gamberaia, indi un miglio più là verso Ponen- 
te, un altro spicchio maggiore forma il Poggio 
della Casa al Vento, colla pendice della Madonna 
del Vannella, che termina in Corbignano, dove 
si cava Pietra Serena buona per lavori. Tutto 
il contorno, e il di dietro, è Alberese, fino al 
Torrente Mensola, di là dal quale si trova Mon- 
te Ceceri, continuato col Monte di Fiesole, 
quali sono una Verruca, o prominenza tutta di 
Macigni, che in certa maniera scappa fuori da 
un Finestrone o anello circondario di Alberese, 
e da Ponente è bagnato alle radici del Mugno- 
ne. Di là dal Mugnone ricomparisce il Galestro, 
e l'Alberese, fra il quale a non molta distanza 
da Fiesole, cava fuori il capo un altro ammasso 
di Macigno, che costituisce il Poggio detto del- 
la Pietra, sulla Via Maestra del Mugello, il quale 
verisimilmente è un pollone, o risalto del Monte 
di Fiesole, che fa, come si suol dire, capolino 
da
	        
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