ANNOTAZIONI
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sembra credibile che le sotterranee pendici di
Macigno sieno vastissime, e si stendano tortuose
a grandi distanze, protuberando di tanto in tan-
to, e scappando fuori dalle grofsissime croste
soprapposte di Alberesi, quasi come fanno le
tortuose radici rampanti dei grandi Alberi, che
si fanno vedere a luogo a luogo scoperte dal
terreno. Cosi nel Territorio Fiorentino, per la
parte destra dell' Arno, in distanza di molte mi-
glia dalle Alpi del Mugello, si lascia rivedere il
Macigno nel Monte della Madonna del Sasso, indi
di nuovo sotterrato da grandi tratti montuosi d'
Alberese, ne comparisce fuori un piccolo spic¬
chio nel Poggio di Settignano, in un tratto di
Poderi detti Bettone, il Quercione, Doccia e
Gamberaia, indi un miglio più là verso Ponen-
te, un altro spicchio maggiore forma il Poggio
della Casa al Vento, colla pendice della Madonna
del Vannella, che termina in Corbignano, dove
si cava Pietra Serena buona per lavori. Tutto
il contorno, e il di dietro, è Alberese, fino al
Torrente Mensola, di là dal quale si trova Mon-
te Ceceri, continuato col Monte di Fiesole,
quali sono una Verruca, o prominenza tutta di
Macigni, che in certa maniera scappa fuori da
un Finestrone o anello circondario di Alberese,
e da Ponente è bagnato alle radici del Mugno-
ne. Di là dal Mugnone ricomparisce il Galestro,
e l'Alberese, fra il quale a non molta distanza
da Fiesole, cava fuori il capo un altro ammasso
di Macigno, che costituisce il Poggio detto del-
la Pietra, sulla Via Maestra del Mugello, il quale
verisimilmente è un pollone, o risalto del Monte
di Fiesole, che fa, come si suol dire, capolino
da