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VIAG. DA MONSOGLIO A CATROSSO.
grandinati, cosi bene e regolatamente erano ivi
dispoſti: in uno erano tutti di una grandezza
colore, figura ec. in un altro di un altra co-
stantemente: vi era (non lo nego) qualche altro
ſaſſetto di diversa natura mescolato, ma non gua-
stava per niente il bell' ordine.
Queste giebette, o pietruzze, non si trovano
solamente in questi Poggetti, ma sono ancora
ſparse ne’ campi e piagge adiacenti, in molto mi-
nor copia però , e tumultuariamente disposte. Chi
sa che non sieno di quei medesimi Monticelli
atterrati dall’ ingordigia de' Contadini? dove però
elleno si trovano, il terreno è sterile, ed infelice
per le raccolte.
Di qui forse sarà lecito intendere la formazio¬
ne di questi Monticelli: imperciocchè quei Con-
tadini ſtimando inutili, anzi dannosi per loro i
pezzi di terra, o Tufo, dove sono queste gran-
dinature, gli avranno lasciati intatti, e solo avran-
no lavorato intorno, dove non era quella infe-
zione; e questo terreno smosso, è molto più fa-
cile ad essere condotto via dalle piogge, dove
l'altro duro, per anche Tufo, e di più difeso,
e per cosi dire, coperto da quei benchè piccoli
corpi, non è cosi facile a ceder’ agl' insulti dell'
acqua, si mantiene nel suo stato, e patisce poca
alterazione, cosi risaltando sull' altro depresso, ed
abbassato.
Di queste pietruzze ve ne erano più specie,
ed in particolare vi osservammo certe
Massolette di rena di diversi colori, di grana
mediocre, ineguali, spongiose e friabili.
Simili, ma più dure.
Simili di certa materia arenacea, spongiose, al-
Alcu¬
quanto nere con molti lustrini.