MOFETE
456
cennato alito Zulfureo, che volendosi con l' odora-
to accost are sopr' a quelle pozze e scaturigini mag-
giori di acqua, dove anco più forte vedevasi il
bollore, non si poteva assolutamente resistere al
detto alito, senza il rischio di rimanere offesi,
tanto era forte e soffogante. Una ben chiara ri-
prova di questo erane un' incredibile quantità d'
Insetti, e d' altri animaletti parte sbalorditi,
parte affatto morti, che trovansi tutte le matti-
ne caduti a quelle ripe, nel voler passare di sopr
alle dette scaturigini di acqua, o accostandovisi
quelli per bere. Fui di più assicurato da persone
di quei contorni, che nelle mattinate di Autunno,
e del passo degl' Uccelli, trovansene di quelli morti
o sbalorditi intorno le dette acque sino delle cen-
tinaia, sicche quei Paesani si servono di questo
posto per luogo di divertimento e di caccia, facendo
tra loro a gara, nel portarvisi di buon' ora a far
preda degl animali rimastivi la notte, per man-
giarli, o venderli. Jo vi veddi solo una quantità
indicibile di Cavallette, Grilli, Mosche, Farfalle,
Scarabei, ed altri simili Insetti tutti esangui, o
morti, restati al confine dell' acqua. Questa me-
desima acqua poi tuttora limpidissima all' apparen¬
za, tinge i Jassi a un buon tratto del Borro per
dove scorre, di color ranciato, o sia di Ruggine,
e qualche piccol velo di Ocra simile, ed al sa pore
riscontrasi acida austera, ma in grado piuttosto
debole. Alla destra di questa menzionata scatu.
rigine di acqua, o sia per la parte di Ponente,
alla distanza di quasi un quarto di miglio, ve-
desi un altro posto, dove devono alle volte sca-
turire acque simili, per quanto mi fu detto. Veddi,
quivi solo un area di 15. braccia in tirca di
fan¬