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DI S. FRANCESCO.
In detta Chiesa di S. Francesco, è in marmo
il Sepolcro di Giovanni Moronti, il qual Lastro¬
ne di marmo fu levato dalla Chiesa antica de¬
molita, e fu collocato in questa. Il ritratto d
esso Giovanni è scolpito in bassorilievo, con
gli sproni ai piedi, colla spada in mezzo al
petto, e colle mani incrociate sopra di essa. Nel
contorno del lastrone si legge la seguente Iscri-
zione in Caratteri Gotici, senza millesimo.
* Strenna magnanimi recubant bic ossa
loannis
Illustrisque tuus latet hoc sub marmore pulvis
Natorumque cinis, proles tua clara, Venanti,
Miles uterque suit telsa de stirpe Morontum,
Quorum animas Celo tandem tulit inclita
virtus.
Vi è l’ arme di detta Famiglia, ch' è un Leo¬
ne raspante d'Oro, in campo azzurro, con Ra-
strello sopra con tre Gigli, e sopr' ai medesimi
un Elmo dorato. Negli Statuti antichi di S. Ge
mignano del 1314. Libro 6. Rubrica 6. si dice:
Quod nullus de Magnatibus d. Terrae, videlitet
de Domo Ardinghellorum, Salvucciorum, Pella-
riorum, Morontum, & Catenorum, directe, aut
colorato nomine audeat, vel presumat deinceps Pa-
latium Dominorum Priorum, seu Populi, seu Po¬
testatis d. Terrae S. Geminiani, vel alterius ipso
rum, de die vel nocte intrare, nisi cum licentia
& si quis de dictis Magnatibus contrafecerit, con¬
demnetur pro quolibet vice, arbitrio Potestatis,
usque ad libras quinquaginta denariorum, nicchè
questa nobile famiglia era de' Magnati. Si vessan
tratti dalla Borsa dei Magnati alcuni di detta
fami-
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