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STORIA
„che per mezzo di pubblica Scrittura se ne dia
„al mondo quella notizia, che tante loro opera-
„zioni virtuosamente fatte, meritano che si fac-
„cia. Di qui è che dando principio dalle più an¬
„tiche memorie, che ne' pubblici Libri si ritro¬
„ vano, le quali con le St orie confrontano, dico
„ che l’anno 1260. il di 4. di Settembre segui
„la famosa rotta dell' Arbia nel luogo detto Mont
„aperto, con la total rovina de' Guelsi Toscani
„ capi di essi, e Fiorentini, seguita a favore de
„Ghibellini pur Toscani, fra’ quali si trovarono
„molti della propria Città di Firenze, seguaci di
„quella Fazione, capo de' quali Farinata Uberti
„ uomo generoso, prudente insieme, e di supre¬
„mo valore dotato, e ripieno; ma Capo di tut-
„ti, e Generale fu, ed era Provenzano Salvani,
„uno della prima Nobiltà di Siena, con molta
„ sua lode, e satisfazione universale di tutti. A
„queste arme de' Senesi, e Ghibellini Toscani, si
„congiunsero gli aiuti di Manfredi, usurpatore in
„ quel tempo del Regno di Napoli. In questo
„si feroce conflitto, e crudel battaglia s' afferma
„per cosa certa, esserne della propria Città di
„Firenze restati morti 2500. uomini valorosi e
forti, e de' medesimi 1500. prigioni. Dell'altre
„Città, e Terre seguaci della parte Guelfa, vi
„restò gran numero di morti, e prigioni ancora,
„ de' quali non mi occorre in questo luogo farne
„più distesa menzione; basta bene, che la Terra
„di Colle ne senti, e gli toccò la sua parte di
„tante strage, e de' prigioni che vi rimase
„ onde l’avanzo di essi, con l'esempio de' Fio-
„rentini, abbandonarono le sostanze, e tutti i
„ beni loro, i quali con gli altri si ridussero a
"Lucca, e suo territorio, dove per tre anni con-
„tinui