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DI PIETRASANTA.
convenienti, si potrebbe, non lo impugno, ridurre
una non piccola estensione di terra a Coltivazio¬
ne; ma desidererei che prima d' ogni altra cosa
si assicurassero questi tanti necessari scoli, e si
ſpegneſſero, seppure ſarà poſsibile, i Paduli, rista¬
gni, ed acquitrini che impestano essa Pianura, e
poi si pensasse a tagliare la Macchia.
In caso poi, che come temo forte, non fosse
permesso alle forze umane di asciugare la Pianura
di Pietrasanta, il mio debole consiglio sarebbe di
non tagliare la Macchia, ma solamente rischiararla
anzi consiglierei piuttosto il fare qualche ben re-
golata piantata di Ontani, o di Alberi, o Piop-
pi che dir si vogliano (i quali vengono sù
presto, e provano bene negli Acquitrini) per
difesa di Pietrasanta, e della sua migliore Pia-
nura, dalle esalazioni de' Paduli che sono e saran-
no sempre accanto al Lago di Porto Beltrame, e
verso il Fosso di Rotaio. Di due mali bisogna pre-
scegliere il minore ! se non si può annichilare i
Paduli, bisogna cercare di migliorargli di con-
dizione, cioè voltarvi quante più acque chiare si
può, e radunarle in ricettacoli, a forma di Chiari
e Laghi, mantenendogli puliti, e spergere per
quanto si può i Paglieti, e Marazzi, riducendo
a Praterie per pastura circondate di Fossi, ciò
che non si potesse in altra forma bonisicare. La
Macchia poi, torno a dire, dovrebbe esser ben
regolata, svecchiata, rischiarata, ed in terra te
nuta ben pulita a Prateria, col tagliare la Stipa,
svellere gli Sterpi, ed appianare quanto meglio si
possa il Terreno: Un' utilità grandissima si po-
trebbe ricavare dalla Macchia cosi ripulita, e re-
golata, cioè di farvi più Cascine, o Prequoj, per
avere il frutto delle Vitelle e Vaccine, e Burri,
e For¬