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RIFLESSIONI SULLA PIANURA
giudizio. Notisi per altro che il Vento di Le-
vante, domina in questa Marina nell' Inverno più
che in altri tempi, cioè quando le Alpi della
Pania sono cariche di Neve. Nell' Estate poi so-
gliono comunemente regnarvi i Venti Maestrali,
e di Ponente, in ore regolate, e questi nel sup-
posto che si tagliasse la Macchia, gli crederei
nuocivi. Finalmente i Venti di Tramontana, sic-
come spirano in direzione quasi paralella alla Mat-
chia, non possono essere nè favoriti, nè contra-
riati da essa, e Dio volesse che nell' Estate fossero
più frequenti, e regolati a prò di quel Paese.
Per togliere l' apprensione che il taglio della
Macchia possa nuocere alle Raccolte, esponendo i
luogni culti alla tirannia de' Venti Marini, si ad-
duce l'esempio si del Massese, che del Genovese,
dove gli Stabili sono in alcune parti quasi sulla
riva del Mare, senz' alcun riparo, e nondimeno
non mancano di esser fertili, quando siano do-
verosamente coltivati. lo non ho pratica di co-
teſti Paesi-, e non saprei dire se vada messa in
calcolo la natura e forma de' luoghi: nelle nostre
Maremme Pisana, Livornese, Volterrana, e Mas-
setana, ho veduto che i Libecci fanno un gran
pregiudizio alle Campagne, massime dove non è
una barriera di Macchia su' Tomboli rasente al
Mare. Se l' ayer lasciato, negli Anni passati, ta-
gliare o devastare essa Macchia da ambe le parti
laterali, ha fatto poco utile al Paese, che potrà
egli sperare dal tagliarla ed estirparla tutta? Se
pure non si procurasse il possibile asciugamento
de' tanti Paduli che sono e saranno tra la Macchia
ed il Monte. Se ciò in qualche porzione si po-
tesse ottenere, tra il terreno rasciutto del Padu-
le, e quello della Macchia recisa secondo i luoghi
con¬