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A TERRINCA.
sta di valore, Jecondo il suo colore, sino di dodici
o quindici Scudi la libbra, e secondo il colore, ha
il valore.
Miniere di Piombo di Terrinca
DAssato il Fiume di Petriolo, salii a Terrinca
grosso Villaggio Alpino , per andare dipoi
sull' Alpi dette di Terrinca, affine di osservare una
Miniera d’ Argento e Piombo, che sapeva esservi
in luogo detto Betigna, in una Faggeta dell' al-
tra pendice che guarda Tramontana; ma il tem-
po era cosi burrascoso, che fui consigliato a non
m' impegnare in quest' asprissima gita.
Il Signor Rettore, cioè Paroco, di Levigliani,
mi donò due mostre di questa Vena di Betigna,
neile quali dentro al Qyarzo bianco si trovano
gruppetti di Piombo tessulato, lustrante, disposti a
foggia di Vene, e che rendono quelle mostre as-
ſai peſanti. Una piccola porzione di esso Piombo è
soluta in Ocra giallastra, e rossigna, la quale ha
anche tinta porzione del Quarzo, e tal colore
credo dipenda dall' Ocra del Ferro, che sta natu-
ralmente mescolato ed incorporato in questa Mi¬
niera, e di cui vi sono certe croste, dove il Fer-
ro si è adunato da per se solo in granelletti neri.
Un' altra moſtra io ne ho, che mi è stata sup-
posta di queste medesime Alpi, la quale è ancor
essa dentro al Quarzo marmoroso, che confina con
certa sorta di Sasso morto fatta a falde, di ma-
teria simile al Tulco lustrante quanto quello di
Venezia, ma più duro e bianco, laonde è simile
a quella che si trova alle Cave di Mercurie di
Levigliani. Tanto nel Quarzo, quanto nelle fal-
de di questa Pietra Talcosa, sta imprigionato e
rac-
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