402 OSSERVAZ. SULLA COLTIVAZIONI
no notizie utili circ' alla coltura, ed agli usi del¬
la Saggina.
Le Rape sono un Prodotto tanto importante
dei nostri Terreni, e di Monte e di Piano, che
non se ne può mai abbastanza commendare le uti-
lità, e raccomandarne la Coltivazione, più copio-
sa di quello che ordinariamente se ne faccia.
Queste si tonde, che lunghe, secondo la pro-
prietà di tutte le radici, vengono assai più gros-
se, e più tenere, e sugose nei terreni di clima
freddo, dove cioè l'Ambiente fresco tiene ad-
dietro la vegetazione degli steli sopr’ a terra, ed
obbliga il sugo nutritizio a trattenersi più lungo
tempo nelle radici. Quindi Gio. Raio (Hist. Plan¬
tarum Lib. 16. cap. 13. pag. 800.) notò , che del-
le Rape , Plinius, & Tragus quadraginta, Ama-
tus Lusitanus quinquaginta, & sexaginta libras
pendentes viderunt. Matthiolus etiam in Territo-
rio Ananiensi, infinitos se vidisse quinquaginta li¬
bras excedentes refert. In Fiandra le hanno co-
munemente di dieci libbre (lo. Bodaeus a Stapel
in Theophrast. pag. 773.) ed in Inghilterra le
hanno di 10. 12. ed anche 16. libbre (V. Gior.
nale d' Italia spettante alla Scienza Naturale &c.
Tom. 6. pag. 366.). Nei terreni di Montagna,
adunque le Rape vengono molto grosse, dolci, e
saporite, perchè il lungo freddo non le lascia
tallire, e per conseguenza dissugarsi, sennonchè
assai tardi, e verso l'Estate. Quindi per più
lungo tempo che ne’ terreni delle basse Valli,
possono somministrare copioso alimento agli Uo¬
mini, ed agli Animali che per loro uso si alimen¬
tano. Gio. Bruyerino (De Re Cibaria Lib. 2. cap.
3. pag. 66.) scrisse: Apud Lemovicus, & Petrago-
rios, Castaneae, ac Rapa, a Vino & Messe tertium
bo¬