DI VIRENLI.
non sono impediti da qualche grande oppositione, co-
me da Montagne, o Scogli, o simili altre cose, per-
chè l' acqua di sua natura andando al basso, non es¬
sendo impedita vi corre velocissimamente, et essendo
la linea retta la più corta, per questo per loro na-
tura questi tali Fiumi vanno sempre retti, non aven¬
do impedimenti. Vedesi manifestissimamente ne' Fos¬
sati che calano dalle Montagne, li quali tutti de-
scendono per linea retta, ma venuti al Piano
non più corrono con quella velocità, et con quel-
le diritture. Quanto poi alla cagione perchè gran-
de parte delli Fiumi vanno in torte per le Pia-
nure, è quando la parte di sopra mette più acqua
che la bocca di sotto non cava, et questo adviene per
la strettezza della riuscita, o per la poca caduta;
et di qui adviene che li Fiumi che descendono rovi-
nosi dalle Montagne, per le valli con gran caduta
nelle Pianure, immediante occupano gran paese, et
allagano assai, perthè venendo di sopra in poco tem¬
po molta acqua per la gran caduta che ha, et di
sotto non cavando con quella velocità, per non bave-
re detta acqua caduta si grande di sotto, come fino
quivi ba havuta, bisogna che detta acqua che vie-
ne di sopra allaghi assai Pianura, tanto che la boc-
ca di sotto smaltisca a poco a poco l'acqua che può
votare. Questo si vede manifestissimamente a Prato
nel Fiume di Bilentio, il quale discendendo rovinoso
per la Valle di Bisentio con grandissima caduta, non
possendo la caduta di sotto Prato smaltire l'acqua
che mette la valle di sopra, sa quivi un grande al-
largarsi quando vien pieno, et dipoi spingendo la
quantità dell' acqua di sopra, et le cadute di sotto
cavando adagio, sono cagione che Bisentio si storta,
tanto che egli riceva l'acqua di sopra nelli suoi se¬
ni, sino a tanto che la bocca sua sgombri la quan¬
tità
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