Full text: Volume (5. (1773). - XXVIII, 474 S., [2] gef. Bl. : Ill., Kt.)

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ISTORIA DI SERAVALLE 
no a fare un gran pregiudizio per il tratto suc¬ 
cessivo del tempo; cioè cooperavano all' ingrandi¬ 
mento d’una Repubblica, la quale perseguitandogli 
con odio implacabile, sinalmente a lungo anda¬ 
re gli rovinava. Ciò segui appunto a quel ra¬ 
mo de' Conti Guidi, che possedeva Seravalle; poi- 
chè gli fu preso dai Lucchesi il Castello a di 6. 
Settembre 1302. *, nè mai più lo riebbe, essen- 
do dopo passato in mano de' Pistoiesi, e per ul- 
timo de' Fiorentini 2 
Il Poggio sul quale è situata Seravalle, è com- 
posto di filoni d' Alberese, e perciò verisimil¬ 
mente appartiene alla Giogana delle Montagne 
di Pistoia: scendendo poi da Seravalle verso la 
Valdinievole, si passa per una pendice di Monte 
formata di Pietra Arenaria, o Serena, quale cre- 
do appartenere alle branche de' Monti del Barco, 
i quali qui appunto a Seravalle confinano colle 
Montagne, o Alpi. 
Pietre e Terre di Monsummano 
Cendendo verso il Piano della Valdiniovole, si 
vede a sinistra, sur un Monte conico e sco- 
scesissimo, un Castello detto Monsummano alto, 
adesso rovinato, e fralle sue rovine mi disse il 
Sig. Dott. Placido Dei, che vi nasce in grandis- 
sima copia l'Assenzio Romano, o sia Absinthium 
Ponticum, seu Romanum Officinarum, seu Discori¬ 
dis Inst. R. H. 457. odorosissimo ed amarissimo. 
A piedi di questo Monte si principiano a trova¬ 
re le tracce delle Colline di Valdarno di sotto: ed 
appunto sopra d' un residuo di Collina, è fabbri- 
ca¬ 
(1) Ibid. pag. 1305. 
P. 114. 124. 159. 170. 171 
(2) V. Buonini. Ist. Fior. 
Monaldi Diar. p. 129.
	        
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