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ISTORIA DI SERAVALLE
no a fare un gran pregiudizio per il tratto suc¬
cessivo del tempo; cioè cooperavano all' ingrandi¬
mento d’una Repubblica, la quale perseguitandogli
con odio implacabile, sinalmente a lungo anda¬
re gli rovinava. Ciò segui appunto a quel ra¬
mo de' Conti Guidi, che possedeva Seravalle; poi-
chè gli fu preso dai Lucchesi il Castello a di 6.
Settembre 1302. *, nè mai più lo riebbe, essen-
do dopo passato in mano de' Pistoiesi, e per ul-
timo de' Fiorentini 2
Il Poggio sul quale è situata Seravalle, è com-
posto di filoni d' Alberese, e perciò verisimil¬
mente appartiene alla Giogana delle Montagne
di Pistoia: scendendo poi da Seravalle verso la
Valdinievole, si passa per una pendice di Monte
formata di Pietra Arenaria, o Serena, quale cre-
do appartenere alle branche de' Monti del Barco,
i quali qui appunto a Seravalle confinano colle
Montagne, o Alpi.
Pietre e Terre di Monsummano
Cendendo verso il Piano della Valdiniovole, si
vede a sinistra, sur un Monte conico e sco-
scesissimo, un Castello detto Monsummano alto,
adesso rovinato, e fralle sue rovine mi disse il
Sig. Dott. Placido Dei, che vi nasce in grandis-
sima copia l'Assenzio Romano, o sia Absinthium
Ponticum, seu Romanum Officinarum, seu Discori¬
dis Inst. R. H. 457. odorosissimo ed amarissimo.
A piedi di questo Monte si principiano a trova¬
re le tracce delle Colline di Valdarno di sotto: ed
appunto sopra d' un residuo di Collina, è fabbri-
ca¬
(1) Ibid. pag. 1305.
P. 114. 124. 159. 170. 171
(2) V. Buonini. Ist. Fior.
Monaldi Diar. p. 129.