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DI MONTIERI.
ſpeculazioni sulla generazione de' Cristalli, con-
forme si conosce dal suo Prodromus Dissertationis
de Solido intra Solidum naturaliter contento a c.
37. e seg. e per tale studio aveva raccolta una
copioſa ſerie di Criſtallizzazioni, che io trovai
nella Real Galleria di Firenze; e registrai nel
mio Catalogo: Ivi per buona sorte, trovai anche
un breve Catalogo dettato dal medesimo Stenone,
ma non compito, d' alcuni Fossili della sua Raccol-
ta, con certe feconde teorie accennate circ' alla
loro natura, delle quali piacemi di sceglière le
seguenti, che possono servire di lume per avvan-
taggiarsi nell' intendere la formazione de Cristalli,
benchè i seguenti pezzi cosi descritti dallo Stenone,
non esistano più da gran tempo nella Real Galle.
ria. N. 15. Pezzy di Cristallo di Monte, con più
cavita serrate da per tutto. In due delle accen-
nate cavita sono rinchiusi più e diversi fluidi, che
manifestamente si distinguono e dal moto, e dal co.
lore : Nell' una di loro sono tre ftuidi, due in pal¬
lottole nere inuguali, delle quali la maggiore sale,
e la minore scende nel voltarsi il Cristallo. Il ter
zo fluido è trasparente, ne per altro si conosce,
sennon per il moto delle due suddette pallottole,
che ce lo fa conoscere di gravità mezzana tra le
due pallottole, mentre una di esse vi sta a galla,
e l altra vi va al fondo. Nell' altra cavità vi so¬
no parimente tre fiuidi, ma vi e inoltre un corpo
nero che non e fluido, conforme si conosce dalla sua
figura, che non è tonda, ne si accomoda al luogo
dove è . De detti tre fluidi, l' uno che è il pia
chiaro; fa una pallortola pura lucida, senza veru¬
na macchia; e l altro ch’ě il piú scuro; fa una
pallottola come affummicata, che rinchinde in se
la pallottola lucida, insieme zol corpo lucido nero;
in
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