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DIMONTIERI.
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Pietre dure, sennonchè in piccole mostre rac-
colte ne' Muſei, o poſte in opera ne' lavori; ma
mi luiingo che sarà applaudita per vera e natu-
rale, da chiunque spassionatamente esaminerà
filoni delle Pietre dure ne' nativi Monti. Ei trove-
rà in fatto, che tutti quanti i Diaspri di cava
sono ammassi di Quarzo impietrito, con tutto
quello che conteneva dentro di se; donde risul-
ta la quasi infinita varietà de' Diaspri nel colore
nella soſtanza, e nella durezza. Per non dire
niente de' colori, la sostanza de' Diaspri dimostra
ad evidenza, che ella è formata di pasta di Quar-
zo, vedendovisi chiaramente dentro i Ventri Gem-
mati, ed Agatati, come notai a c. 337. del T.
III. e come sono ovyj gli esempi ne' massi di
Diaspri di Sicilia Agatati, e Calcedoniati, de
quali se ne vedono pezzi grandissimi nell' Arse-
nale di Pisa, accennati a c. 52. del T. II.
molti nello Stanzone della Real Gallería di Fi¬
renze. L'Agate altresi, ed 1 massi d'Agatumi
sono stati in origine Quarzo, che trovando po¬
chi impedimenti di materie eterogenee, si e rac-
colto in maggiori e più spessi Ventri gemmati;
ed i Calcedony, e le Corniole non erranti, o cogo
li, sono ancora loro in origine Ventri gemmati
di Quarzo, che o per l' angustia del cavo, o
per qualche mescolanza eterogenea, non hanno
potuto bene spiegare le gugliette, ma sono resta-
ti quasi a mezza strada, ed hanno formati certi
sgonfi o bottoni, come quelli descr. nel T. III.
a c. 333. Il Quarzo ha grande affinità ancora
con i Metalli, e mescolato o inzuppato da loro,
forma una varietà grandissima di Miniere, si no-
strali, che del Nordt, delle quali ne conservo le
mostre nel mio Musec. In somma il
Quarzo
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