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„visione del P. Arsenio; siccome all' esempio del So-
"vrani cosi generosi, parecchi Cortigiani e Cittadini
somministrarono per il medesimo fine si copiosi ajuti
"in danaro; che nel di 9. Luglio del 1639. da i sud-
„ detti Padri fu comprato una casa contigua, spettan-
„te alla Parrocchia di S. Leonardo in Arcetri, dal
„Rettore Giovanni di Zanobi de Bonini per sc. 250.
con obbligo di pagarne i frutti, ogni semestre, a ra-
gione di sc. 5. per cento, che totalmente fu estinto
„ nel 1664. pagatasi tutta la somma al Rettore Mat-
" teo Vaselli. Nel 1640. ne i 21. di Luglio, compra-
„rono altra casa con orto, pure confinante, da i Pier
„Maria, Girolamo, e Bartolommeo, fratelli, e figli del
„nobile Cittadino Baldino Stiozzi, per prezzo di scudi
„1300. ed altre tre compre in diversi tempi di case
„vicine; a fine di dilatarsi, e farne una bella Chiesa:
"si trovano notate nell' Archivio del Convento, le
„quali sono indicate con questi nomi: Casa degli eredi
„del quondam Domenico di Tommaso Meini, con
„orto, costò sc. 400. Case due delle Monache dello Spi-
"rito Santo, pagate sc. 1100. E con questi, ed altri
„acquisti, non solamente si ampliò la prima abitazio¬
"ne, o sia Casa, comprata dalla Granduchessa; ma si
"potè dar principio alla magnifica Chiesa., Qui per
fine avvertendo chi legge, dello sbaglio, che presel
Abate Ughelli, ragionando dell’ Arcivescovo Alessan-
dro Marzimedici; mentre suppone, che gli Scalzi ve-
nissero in Firenze in tempo di questo Arcivescovo: Eo-
dem quoque Praesule, Carmelitae, & Augustiniani Di-
scalceati in Vrbe instituuntur; non potendosi accordare
la morte certa del Prelato nel 1630. e l’introduzione
del Padre Fra Arsenio, con altri sette Scalzi, in Fi-
renze, che nel 1634. vedemmo alloggiati in Via del
Mandorlo.
II. L'anno adunque di nostra salute 1460. adi 8.
di Settembre; essendo largamente concorsi con ele-
mosine: il Granduca Ferdinando, la defunta Mada-
ma Cristina, la Regnante Granduchessa Vittoria, ed
anco