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„ lazzo, che subito la ordinò il Gonfaloniere perpe-
„tuo, Piero Soderini; perchè guardasse la porta del
„Monastero, necessariamente Itenuta spalancata per
„ tutta la notte. Tutti gli uomini di casa Ridolfi,
„de Mannelli, furono all' afflitto Monastero di gran-
» de aiuto, e fecero prove grandi di loro carità.
»Molti Gentiluomini, e Dame pensarono a provve-
„derci di vitto per più giorni, mandarono 20. let-
„ta, fornite di saccone, di materasse, e di coperte.
» Il di poi 19. dieGennaio, il Gonfaloniere propose
»nel Consiglio il nostro deplorabile stato, e rac-
„comandò a i Priori. questo Monastero con un effi-
„cace discorso, dicendo: che si doveano movere prin-
„cipalmente a laude, ed onore di Gesu Cristo, trat-
„tandosi di soccorrere le Spose sue; dipoi per utili-
» tà de' Cittadini, che vi avevano le Figliole; e mo-
„strò non essere onore della Patria abbandonare il
„loro sangue, e trascurare si bell' esempio di Reli-
„gione: e però far d'uopo di venire ad una pron-
„ta Provvisione, che fu lla seguente. , Per rifaci-
„mento del Convento d'Annalena, a titolo di li-
„mosina, cpervvirtu del presente Decreto, passato in
„Consiglio il di 22. di Gennaio 1511. si comanda ai
„Camarlinghi, de Monti del Comune di Firenze, che
„durante anni sette, da cominciarsi adi primo Mar-
» zo ipross. sia tenuto dare alle Monache d' Aunalena
„fior. 300. in ciascun anno, talmentechè in sette an-
» ni facciasi lar somma di fior. 2100. a solo conto di
„servirsene perl la restaurazione del Convento, e ro-
»gò Ser Niccolò de Nerli Notaio della Signoría 22.
„Gennaio 1511. „ Nè contento il Gonfaloniere Pie-
„ro Soderini di simile provvedimento, egli stesso por-
» tò alle Suore ſcudi 200. e di più volle, che a no-
„me del Pubblico, isi deputassero gli Operai, e Mini-
stri per tale effetto; ed in Sagrestia nostra radunati
»i Nobili Cittadini eletti, a ciascuno si diè l’ufizio
» suo, e furono i seguenti:
"Meſs. Lionardo di Luca di Maso degli Albizzi,
„Pier