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„toria, la quale fara rotto e sconfitto Niccolo Picci-
„nino in forma e modo, che a fatica si potrà cre-
„dere, e si acquisterà il Borgo a San Sepolcro; non
„ve lo lasciate uscire delle mani, che sarete ogni di
„ a' primi termini.
„Adi 29. detto mercoledi, la Signoria manda per
„me, e dicemi : Vedi Giovanni, tu ci hai detto, che
"prima, che noi uſciamo sarà rotto Niccolò Piccini-
"no, e. noi abbiamo inteso che Niccosò ha preso be-
„ne 500. cavalli. Questo sarebbe tutto l'opposito.
"E io allora rispuosi, e dissi: Magnifici Signori, u¬
na volta quello che io v’ ho detto si ve lo raffer-
„mo, e oggi alle XVIII. ore s' azzufferanno insieme,
„e ſarà rotto e ſpezzato Niccolò Piccinino, e doma-
„ni adi. 30. arete la novella di ciò che io v’ho detto.
E di molte cose io ti dirò tu m' addimandi, so-
lo ti dirò, perchè io ti promissi quando venisti do¬
„dici mattine scalzo, che mi addomandassi qualunque
grazia tu sai addimandarmi. Domandi de' fatti di Fi-
renze, e in che stato ella ha mantenersi. Sappi che
Firenze ſarà preſto la piu glorioſa coſa che fuſsi mai
„ in Toscana, e tempi 10 ti dirò, e de' fatti di tut-
ta Italia.
„Adi 9. di Luglio 1440. in martedi, si mi disse-
de' fatti di Papa Eugenio. Sappi che 'l Papa fia ca-
„gione di molte cose, e questo si fia solamente per
„gli mali consigli. Con se stessi egli è buono uomo,
„e questo suo consiglio si fa religioso che dava ad-
„divedere dimolte cose le quali le piagnerà, e saran-
„ne dolente con sua malvagità; e' suoi pensieri sarà
„cagione di fare perdere lo Stato a' Reali di Francia,
„cioè il Reame che posseggono in Italia. Saranne,
„cagione per credere a questo suo consiglio, e per-
„derallo costui lo Stato di Napoli anni 1442. del me-
„se di Giugno.
„Sarà cagione ancora il Papa Eugenio per questo
" suo consiglio di guastare la casa del povero Santo.
„E Iddio prometterà in questo scambio uno che ne
„fa¬