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Ecclesia, per Reverendissimum Dominum Joannem Florent.
Antistitem, sub titulo Fratrum eiusdem Ordinis, pre¬
sentibus pluribus Personis, Religiosis, ac Secularibus.
Qui Antistes, donavit pedem S. Agnetis virg. & mart.
& Caput Sancte Cordule, itidem virg. & mart. &c.
Onde dilucidata la verità, inutili sembranmi le osser-
vazioni del Supplemento, circa la invenzione della-
prima Testa delle due sole Sante Cordule; avendo per
altro nelle Chiese Fiorentine sin' ora trovate cin-
que Teste delle Compagne di S. Orsola, col cartelli-
no Cayut Sanctae Cordulae ex xI." virgin. & martyr.
Soc. S. Ursulae. Ma già si sà dagli Eruditi, che il XI.
vuol dire Christi Martyrum.
VIII. Anche l’Arcivescovo di Firenze Amerigo Cor-
sini nella consacrazione, che fece del Carmine con Mess.
Benozzo Federighi Veſcovo di Fiesole, lasciò a detta
Chiesa altre Reliquie insigni, che sono Ossa de’ Santi
Apostoli Bartolommeo, Tommaso, e Barnaba: dell'
Evangelista S. Marco, de' Santi Pontefici e Martiri
Clemente, e Antero; e cosi de’ Martiri Lorenzo, Se-
bastiano, e Pancrazio, che tanto leggesi in carta au-
tentica di detta donazione nell' Archivio de' Carmeli-
tani. Vi è ancora il Corpo del Beato Angiolo det-
to Angiolino, conservatosi sotto l'Altare de’ Manet-
ti; e poscia traslatato alla Cappella della Madonna del
Carmine, come a lungo se ne tratiò alla Storia di S.
Maria Maggiore tom. 3. pag. 274. Di questo gran Ser-
vo di Dio, e Gloria de' Fiorentini, essendo uscito
come di sopra accennai, ne' 3. di Marzo 1761. il De-
creto, s' è veduto in foglio stampato in Roma nel
1759. tutto il Processo, cui precede un bene inteso
rame col Ritratto disegnato da Francesco Calza, e
intagliato da Gio: Fabbri in Bologna nel 1756. colla-
seguente epigrafe:
Tom. X.
H
B. AN¬