331
e dovette essere uno di quei, che per la gran santita
di questo Venerabil Luogo, vi si commettevano
chiamavansi: Conversi di S. Felicita; Siccome altre
Chiese avevano i loro Conversi, o Commessi: ex. gr:
la Basilica di S. Lorenzo, ed altre. Dalle scritture
del Monaſtero si ricava, che Uomini, e Donne si com-
mettevano, per poter più facilmente servire a Dio, a
questo Monastero; e alla Abbadessa d’ esso promette-
vano perpetua obbedienza. Per Converso di S. Felici-
ta si trova fino dall' anno 1145. un certo Albertinel-
lo. Nel 1270. Matteo, o Maffeo della Testa, sopra cui
è notabile una carta del 1291. dalla quale si ritrae in
parte, l'autorità, il rito, il vestimento, ec. di tali
Conversi. Ella dice cosi: , Noi Diamante Badessa di
„S. Felicita, volendo correggere Matteo del Testa
„nostro Commesso, gli comandiamo, in virtù di san-
„ta obbedienza, che da oggi innanzi debba portare
"continovamente la Tonsura, e panni neri, chiuso d
„avanti, secondo l' uso d’ abito di Converso, e fra
„otto di comparisca lui, e sua moglie, a pigliar l'
„obbedienza da noi, e gli ſarà data: ,, vi sono i
teſtimoni. Nel 1284. si trova Fra Martino di Piero, che
fu già Commesso de' Canonici Regolari nella Chiesa di
S. Agostino di Nicosia nel Pisano. Nel 1371. Brunel-
lino, e Maddalena Giovanna sua moglie. Nel 1396.
Bernardo di Borgianni de Rossi si presenta alla porta
del Monastero il di 6. Maggio, con patto d’ esser spe-
ſato, e vestito, come gli altri Conversi.
II. Altro Monumento, tra i tanti segnali antichi
di pietà, e religione, che dice il Sig. Manni essere
in questo recinto, è a mio avviso la fama, e costan-
te tradizione, per cui si dice, che S. Caterina da Sie-
na si facesse quivi appresso fabbricare, tirata dalla,
santità di queste Religiose, una Casetta da Niccolò
di Geri Soderini: come ho di sopra accennato a pag.
172. Questa memoria ha voluto, che si perpetui la
Compagnia di S. Antonio di Padova, detta de' Fan-
ciulli, la quale cosi dice:
Tt 2
D. O. M.