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di sacra antichita. Ne dovendo io infastidire il Leggitore
col novero di si copiosi monumenti, mi rimetterò
non solo al soprallodato Gori; ma altresi al Chiaris-
simo Dottore, il Sig. Pier Francesco Foggini, la cui
mirabile e vasta dottrina riscosso avendo in Firenze
degli encomi, inoggi risplende viepiù in Roma, Cit-
tà primaria, non meno per la Fede, che per le scien-
ze. Egli adunque pubblicò parecchie di queste lapi-
de, primieramente nel suo commendato libro: De
primis Florentinorum Apostolis; e in altra sua insigne
Opera intitolata: De Romano D. Petri itinere, &
eins Episcopatu. Una per altro di queste lapide non
posso tralasciare di qui riportare; avvegnachè vi si
osservi la più convincente prova dell' antichità di que-
sto Cimitero, qual' è il leggervisi gli anni del Con-
solato d'Onorio, e di Costanzio, ed è la seguente :
favoritami dal lodato Sig. Canonico Giulianelli, il
quale se la copiò dalla Tramoggia II. della Società
Colombaria, per farne uso, come lo ha fatto, nel-
la ſua belliſſima Diſsertazione sulla lingua Greca, ſtata
sempre conosciuta in Firenze, fino almeno dal v. se-
colo di Cristo: come égli deduce da quelle prove
tutte, delle quali suscettibile è un tale assunto, da lui
intrapreso per rettificare, e riordinare quanto della Scuo-
la Greca in Firenze avea il Chiarissimo Biscioni detto
nella Prefazione pag. XXVII. c seg. Tom. I. del Cata-
logo della Biblioteca Laurenziana, che terminò per
allora il Sig. Giulianelli. Egli con queste Dissertazioni
diverse, da me altrove nominate, accingevasi a prose-
guirlo con gloria, eguale alla dignità della suddetta
Libreria di S. Lorenzo, chiamatovi a ciò fare dall'
Imperial Consiglio. Ecco la Greca Inscrizione, di cui
per mancanza di tempo, e di favore non avendo noi
potuto dare il disegno di questa rotta lapida insigne,
nè la forma del carattere, nè le sigle particola-
ri, c' è convenuto ricorrere al prelodato Sig. Can.
Giulianelli, che ce l’ ha sciolta, per stamparla colle
comuni lettere maiuscole Greche; serbato avendo per
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